La nobiltà Arbereshe dei Bruni-Gaudinieri, il libro

Cosenza Attualità

Incontro-evento sulla storia dei “Cinque fratelli” di Micol e Pierfranco Bruni nella nobiltà calabrese e il Regno di Napoli nel vissuto della famiglia dei Bruni-Gaudinieri. L’appuntamento è per giovedì 29 dicembre alle 17.30, organizzato dall’Associazione Cultura “Medusa”, dal Comune di Spezzano Albanese, dalla Società Dante Alighieri di Cosenza, e dal Progetto Etnie del Mibact.

L’incontro, che si svolgerà nello storico Palazzo Luci sarà introdotto da Emanuele Armentano, Responsabile di “Medusa Associazione e dal Sindaco di Spezzano Ferdinando Nociti. La relazione sarà di Giuseppe Trebisacce, già Pro-Rettore dell’Università della Calabria. Anna Gaudinieri leggerà brani del libro e sarà presente Pierfranco Bruni. Nel corso della serata verrà proiettato un video dedicato alla storia della famiglia, realizzato da Anna Montella.

Nel libro di Micol e Pierfranco Bruni si racconta la storia del Sud nella nobiltà del Regno di Napoli. È la storia di una famiglia borghese, nobile e militare cosentina da fine Ottocento ai giorni nostri.

È un raccontare uno spaccato del Regno di Napoli attraverso la tradizione dei Gaudinieri-Bruni, una famiglia stemmata, che ha segnato un percorso, in quella civiltà aristocratica e nobiliare, che ha visto come riferimento alcuni centri del Sud Italia e in particolare: San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Cosenza, Terranova da Sibari, Acri oltre che Cagliari.

Micol e Pierfranco Bruni ne hanno ricostruito la storia attraversandola con un linguaggio narrativo. I cinque fratelli sono Adolfo (commerciante), Mariano (matematico e intellettuale), Virgilio Italo (commerciante e possidente terriero), Luigi (segretario comunale) e Pietro (geometra ed esperto di fotografia d’arte).

Si parte però dalla famiglia d’origine, ovvero da Francesco Ermete (Alfredo) Bruni di San Lorenzo del Vallo e da Giulia Gaudinieri di Spezzano Albanese. Il commercio e la nobiltà incontrano due famiglie che sono possidenti agrarie. È il mondo delle professioni che apre prospettive sia culturali che tecnico-amministrative. La nobiltà militare è stata testimoniata dal colonnello Agostino Gaudinieri, più volte decorato nella Grande Guerra, che è parte integrante tra le pagine del libro.

Si parla di una famiglia, quella dei Gaudinieri-Bruni, ma si propone uno scavo meticoloso e speculare e una interpretazione nell’evoluzione delle risorse, delle economie e delle nuove forme aristocratiche nella Calabria del Nord e del Regno di Napoli.

Il libro si chiude con uno studio che lega la famiglia al culto paolano, documentato, grazie alla attestazione della Platea Gaudinieri dalla quale si evince il segno tangibile della comunanza tra l’Ordine dei Minimi e i Gaudinieri in una profonda visione cristiana. Un romanzo che si apre alla storia e vive con intensità il senso della tradizione e della memoria.