Calabria, in aumento le donazioni organi ma ancora lontani dalla media nazionale

Calabria Salute

Renzo Bonofiglio, Direttore della UOC di Nefrologia e Trapianti, responsabile del Polo Trapianti di Cosenza, e Rachele Celebre, presidente dell’Asit, l’Associazione Sud Italia Trapiantati, rendono noto “un ulteriore passo in avanti” sulla normalizzazione delle donazioni di organi in Calabria.

Dopo la spinta propulsiva del Direttore del Centro Nazionale Trapianti, Nanni Costa, le Istituzioni Regionali insieme al Direttore del Centro Trapianti regionale, ai direttori generali delle due Aziende Ospedaliere di Cosenza e Reggio Calabria ed a tutti gli attori del Processo Donazione Trapianti (Rianimatori, Nefrologi, Chirurghi e Infermieri), hanno infatti proceduto ad una rivisitazione di tutti i processi che stanno dando i loro frutti in questo ultimo scorcio del 2016: negli ultimi due mesi, infatti, si è registrato un sensibile incremento delle donazioni, che ha fatto salire il tasso a 10,5 donatori per milione di abitanti, rispetto al 9,5 dello scorso anno.

“La strada da percorrere – spiegano però Bonofiglio e Rachele - è ancora lunga per poter raggiungere il target nazionale di 20-21 donazioni per milione di abitanti” ma come lo stesso Nanni Costa ha tenuto a precisare, “il traguardo è alla portata dell’organizzazione trapiantologica calabrese”.

“Certo - ha ribadito Costa - è necessario uno sforzo della Regione per dotare le strutture di Cosenza e Reggio Calabria delle sufficienti risorse economiche e soprattutto umane e strutturali per far sì che in Calabria aumenti il numero dei donatori”.

A fronte di una qualità trapiantologica eccellente, sostiene il Direttore del Centro Nazionale Trapianti, bisogna lavorare in questo settore per evitare che il 50% dei pazienti attualmente in lista venga trapiantato fuori Regione con un ovvio ed ulteriore aggravio per le casse Regionali.

A gennaio Nanni Costa sarà ancora in Calabria per incontrare separatamente i Direttori dei due HUB, quelli di Cosenza e Reggio Calabria, sedi di rispettivi Poli Trapianti, così da dare un’ulteriore accelerata al processo. Anche L’Asit, nel prendere atto di questa nuova stagione “foriera di concrete speranze per i cittadini calabresi in attesa di trapianto”, è stato affermato, ha voluto ringraziare tutte le famiglie dei donatori che quest’anno hanno contribuito, con grande senso civico, “a ridare speranza e vita a tanti ammalati di uremia terminale” ma anche tutti gli attori coinvolti: nefrologi, chirurghi, Coordinamento regionale trapianti, rianimatori ed anestesisti, il personale delle sale operatorie, microbiologi, laboratoristi, anatopatologi, infermieri e tutte le figure delegate all’assistenza diretta dei pazienti.

L’Associazione, inoltre, ha voluto rendere un omaggio pubblico a Giuliana Guido, trapiantata che nel 2005 ha usufruito di un rene donato dalla madre ottantenne e che proprio oggi, dopo 11 anni dall’intervento, e precisamente all’età di 91 anni, è deceduta e la figlia, che ancora oggi ha un trapianto ben funzionante, ha voluto chiedere di non offrire fiori alla sua memoria ma, invece, delle offerte proprio per l’Asit.