Malattia renale, Reggio tra i centri italiani di trapianto da donatore vivente con prelievo robotico
Due trapianti renali da donatore vivente e con la tecnica robotica sono stati eseguiti il 13 e 14 luglio scorsi nel Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria.
Un risultato che ha creato grande soddisfazione ed orgoglio per il Gom che ha fortemente voluto ed implementato l’attività di trapianto renale da vivente con il preciso scopo di dare delle risposte sempre più efficaci ed evolute, in linea con i progressi tecnologico-scientifici, alle persone affette da malattia renale cronica, costrette a lunghi e dolorosi periodi di cura e per le quali il trapianto costituisce la migliore risposta terapeutica.
Gli interventi eseguiti con tecnica robotica sono stati condotti dalla doppia equipe della U.O.C. Urologia, diretta dal dottor Edoardo Sgrò, e della U.O.C. di Chirurgia Generale, diretta dal dottor Salvatore Costarella, dagli anestesisti dottoresse Tania Franco e Loredana Panzera, alla presenza della Professoressa Lucrezia Furian del Centro Trapianti dell’Università di Padova, autorità riconosciuta in ambito internazionale nel settore dei trapianti.
La complessa attività è stata organizzata e gestita dal direttore del Centro Trapianti, il dottora Pellegrino Mancini, e dal responsabile U.O.S. Trapianto renale, il dottor Francesco Cambareri, afferente all’U.O.C. di Nefrologia e trapianti renali, diretta dalla dottoressa Francesca Mallamaci, nonché dalla Case Manager dottoressa Stefania Ficara.
Infine, prezioso è stato anche il contributo dell’U.O.S.D. di Terapia Intensiva Post Operatoria, diretta dal dottor Massimo Caracciolo, e dell’U.O.C. di Terapia intensiva, diretta dal dottor Sebastiano Macheda.
Il Gom raggiunge un altro importante risultato, che si aggiunge ai tanti già ottenuti, poiché pochi centri in Italia sono in grado di eseguire il trapianto renale da vivente con tecnica robotica. Da oggi l’ospedale reggino è uno di questi.