Al Csm di Montepaone si ripete il tradizionale pranzo di Natale
In occasione delle festività natalizie, il Centro Diurno con sede nel CSM di Montepaone, diretto da Salvatore Ritrovato, ha organizzato il tradizionale Pranzo che si è tenuto in un noto locale.
Si tratta di un evento storico, che si propone da diversi anni e si realizza con la partecipazione delle Associazioni di volontariato che lavorano in rete: Ama Calabria, Afadi, Don Pellicanò, Santo Stefano e Fondazione Paolo Ponterio.
Rosa Conca, responsabile del Centro diurno, sostiene che le istituzioni sanitarie e le Associazioni di volontariato, con le proprie esperienze si incontrano per lavorare assieme nella quotidianità condividendo il principio dell’auto mutuo aiuto. Nell’occasione speciale quale il Pranzo di Natale, attraverso il calore umano si accolgono persone e famiglie e non solo patologie, per promuovere divertimento e serenità e trasmettere la vicinanza delle Istituzioni.
“È stato un evento altamente positivo - ha dichiarato Conca - che ha rafforzato i rapporti tra gli operatori, i volontari e le famiglie, una giornata di incontro e di scambio di relazioni interpersonali finalizzati alla crescita.”
Vi hanno preso parte anche i vertici dell’Azienda Sanitaria di Catanzaro Giuseppe Perri ed il Capo Dipartimento Gregorio Corasaniti che, nell’occasione, hanno espresso grande apprezzamento per la gestione delle attività riabilitative che si svolgono nel Centro Diurno, rassicurando tutte le famiglie con la loro disponibilità all’ascolto ed al sostegno concreto dei servizi sanitari dedicati.
L’obiettivo generale condiviso dalle Istituzioni presenti è “fare assieme” al fine di sviluppare, attraverso l’impegno consapevole e costante, una cittadinanza attiva e non assistenziale che sceglie di prendersi cura di se stessa.
“L’isolamento – viene spiegato - non permette il raggiungimento di grandi obiettivi, ma utilizzando le risorse e gli interventi assieme ad altri moltiplica le proprie possibilità e può contribuire significatamene a migliorare la qualità della vita della nostra comunità”.
Hanno aderito alla manifestazione 100 persone tra operatori di istituzioni della salute mentale, volontari e famiglie coinvolte in un percorso di crescita personale e sociale.