Donna morta in ospedale. Parlano i familiari: aneurisma, solo un’ipotesi da confermare
“Allo stato attuale, non è stato riscontrato alcun aneurisma dell'arteria splenica che, ad oggi, risulta solamente una delle possibilità diagnostiche da confermare con i successivi esami istologici valutati e confrontati unitamente all'esame di tutta la documentazione sanitaria sequestrata e già in possesso dell'Autorità giudiziaria”.
Intervengono così e direttamente, in una nota, i familiari di Tiziana Lombardo, la 37enne deceduta nell’ospedale di Vibo Valentia il giorno prima dell’epifania lasciando un marito ed un figlioletto di appena 5 anni.
Alla luce delle prime risultanze dell’esame autoptico, eseguito dal medico legale proprio ieri, e in particolare relativamente alla notizia trapelata secondo cui la donna potrebbe essere deceduta per un aneurisma addominale, le famiglie Libertino e Lombardo, rappresentate dagli avvocati Francesco Ruffa e Giuseppe Catalano, hanno voluto precisare e integrare, “in maniera compiuta” affermano, quanto già riportato sui mezzi di comunicazione.
“Piuttosto, ai fini di una corretta ed imparziale informazione - spiegano difatti i familiari della 37enne - è doveroso mettere a conoscenza degli organi di stampa, considerato l’importantissimo e delicato ruolo che rivestono in questa fase, che l'esame autoptico ha evidenziato la lacerazione della milza; la presenza di un vaso beante, la sutura della arteria gastrica ed altre particolari e delicate condizioni chirurgiche allo stato ancora da valutare”.
Il marito della donna, Antonio Libertino, fanno sapere i legali, si auspica poi che la direzione generale dell'Azienda Ospedaliera del capoluogo, “considerata la gravità dei fatti accaduti, valuti (qualora lo ritenga opportuno) l’eventuale sospensione a tempo indeterminato, in via cautelativa, del personale medico presente al momento del parto della congiunta e nelle ore a cavallo del suo decesso, in quanto è convinto che il loro coinvolgimento in un'indagine così delicata, porterebbe gli stessi operatori a svolgere la propria professione privi della serenità necessaria, peculiarità imprescindibile per chi lavora nel campo sanitario”.
Il marito di Tiziana Lombardo, inoltre, ha tenuto a ringraziare le due ostetriche presenti al momento del parto “per la professionalità e l'umanità dimostrate” affermano gli avvocati, puntualizzando comunque che lo stesso tiene a ribadire, vista la delicatezza dell'indagine in corso “che in questa fase non può escludere il coinvolgimento di tutto il personale che abbia operato nelle ore precedenti che hanno portato al decesso” della moglie.
Un ringraziamento Libertino, poi, lo riserva alla Procura della Repubblica e alla Questura di Vibo Valentia “per la solerzia e la tempestività dimostrate nei minuti successivi al decesso e per tutto l'impegno finora profuso, con l’auspicio che possa farsi in tempi ristretti luce sul triste episodio”.
Essendo in corso le indagini della magistratura, gli avvocati Ruffa e Catalano hanno fatto sapere che né i loro assistiti, né il loro consulente di parte intendono, per il momento, rilasciare altre dichiarazioni o precisazioni.