Centro migranti Acquaformosa, archiviato il procedimento penale
Dal momento della progettazione e del finanziamento, 2009, e sino a qualche mese addietro, il progetto di accoglienza messo in atto dal Comune di Acquaformosa, che accoglie 57 migranti adulti e 12 minori stranieri non accompagnati, ha ricevuto una lunga serie di denunce, querele, esposti da parte di soggetti appartenenti all’opposizione politica e sicuramente oppositori della precedente e dell’attuale amministrazione in carica … che hanno utilizzato, in maniera illecita, in altri casi di persone che hanno utilizzato false generalità oppure anonime.
Lo sostiene in una nota Gennaro Capparelli, Sindaco del comune cosentino dal 2014, Giovanni Manoccio, primo cittadino dal 2004 al 2014 e Vincenzo De Angelis, presidente Associazione “Don V. Matrangolo”.
Negli esposti inviati alla Procura della Repubblica o alle forze di Polizia Giudiziaria, tra cui i Carabinieri di Lungro, viene inoltre spiegato, “si denunciavano tra l’altro: la gestione poco trasparente dei fondi pubblici destinati all’accoglienza da parte sia degli amministratori locali che di alcuni operatori dell’Associazione; i rapporti di parentela tra alcuni esponenti dell’Associazione con gli amministratori locali (Parentopoli); l’affidamento della gestione del progetto di accoglienza, direttamente all’Associazione “Don Vincenzo Matrangolo”, senza la pubblicazione di un bando; la gestione poco trasparente dei fondi relativi al progetto NordAfrica 2012”.
Alcuni dei diversi procedimenti penali avviati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari sono stati successivamente riuniti con l’iscrizione nel registro degli indagati di una esponente dell’Associazione Don Vincenzo Matrangolo; il Pubblico Ministero, dopo aver vagliato le prove acquisite, ha richiesto al GIP di voler disporre l’archiviazione del procedimento penale in quanto dalla documentazione esaminata e dalle ulteriori fonti di prova raccolte non emergeva alcun profilo di responsabilità penale.
Il GIP, però, proprio in considerazione dell’elevato numero di esposti presentati, non aveva accolto immediatamente la richiesta di archiviazione e aveva fissato l’udienza in camera di consiglio per la discussione sulla richiesta avanzata dal PM. Udienza in cui, il legale di fiducia aveva fatto rilevare come dall’esame degli atti non emergeva nessuna responsabilità né a carico dell’indagata né a carico di altre persone. Con un provvedimento notificato il 5 gennaio scorso il GIP aveva così disposto l’archiviazione del procedimento per insussistenza di elementi penalmente rilevanti.
Nel procedimento penale aperto in seguito alla denuncia di gestione poco trasparente dei fondi relativi al progetto NordAfrica, la Polizia Giudiziaria, dopo aver raccolto ed esaminato la copiosa documentazione acquisita presso il Comune di Acquaformosa e l’Associazione non ha individuato alcun comportamento penalmente rilevante.
“Evidente che – viene spiegato dagli amministratori - tutti gli esposti e le denunce in questione si sono rivelate del tutto infondate facendo, invece, emergere l’assoluta correttezza e competenza nella gestione dei fondi pubblici sia da parte dell’Associazione che da parte dell’Amministrazione comunale. Questo – proseguono - è il finale di una campagna di denigrazione architettata con maestria da esperti in comunicazione su Facebook, i cui profili calzano perfettamente, con il giudizio che ha dato, a questi frequentatori del Web, il celebre scrittore Umberto Eco prima di lasciarci. La verità prima o poi viene sempre a galla".