Minori, riunione in Prefettura per migliorare accoglienza
Il Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari ha promosso una riunione con i rappresentanti dell’UNICEF, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, degli Enti Territoriali e delle associazioni e cooperative che nella provincia ospitano o gestiscono le strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati al fine di implementare le misure di accoglienza e integrazione degli stessi.
L’obiettivo era quello di migliorare l’accoglienza ai minori non accompagnati, oltre che ai migranti in generale, e si susseguono le iniziative volte all’integrazione: le criticità, affrontate anche di recente, congiuntamente, dai Prefetti della regione, esistono ma il lavoro di squadra delle Istituzioni locali consente di migliorare sempre più servizi di integrazione con occasioni di scambio interculturale, momenti di aggregazione che vanno oltre l’attività di primo soccorso ed assistenza degli immigrati, nel pieno rispetto dello spirito di servizio che anima tutte le componenti del sistema dell’accoglienza, compreso il mondo del volontariato.
Gli enti hanno valutato, in relazione alle necessità dei singoli centri, di avviare attività di base, corsi di italiano - che in alcuni centri in realtà sono già attivati - o percorsi di integrazione più avanzati al fine di perseguire l’alfabetizzazione dei minori, e corsi di formazione per tutori volontari dei minori e percorsi di inserimento nelle scuole.
A tale riguardo è stato coinvolto l’Unicef, il cui rappresentante ha esposto le ipotesi progettuali alle quali l’Associazione internazionale intende lavorare in questo territorio in un’ottica di collaborazione con le Istituzioni e gli Enti gestori, con l’aiuto anche di “Medici del mondo”, rafforzando gli staff già esistenti, sostenendoli numericamente e qualitativamente. Per attuare tali interventi il prima possibile è stato stabilito un cronoprogramma degli incontri con i referenti degli Enti, degli Uffici e delle Associazioni interessate. È stato proposto di procedere all’avvio di corsi con l’ausilio di docenti volontari per fare lezione in aule che l’Ufficio scolastico provinciale metterebbe a disposizione.