Il dolce canto degli alunni dell’Anna Frank per ricordare l’Olocausto
Mai più! E’ la frase che è risuonata più volte, questa mattina, nella Sala Consiliare di Crotone nel corso della iniziativa promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione in occasione del Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale in commemorazione delle vittime dell'Olocausto.
Nel discorso introduttivo del vice sindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione Antonella Cosentino, nelle parole del presidente del Consiglio Serafino Mauro, nel commosso ricordo del papà Giuseppe, deportato nei campi di concentramento, di Elena Perziano. Ma anche nel racconto per immagini del fotografo Aldo Scarpello.
E, soprattutto, nel dolcissimo canto degli alunni che compongono il coro polifonico della scuola Anna Frank diretto dalla professoressa Luisa Floccari e nella musica dei maestri Luca Campana (pianoforte), Angela Russo (violino) e Rosa Palma Franco (flauto).
Un canto commovente, forte, intenso, che è stato il filo conduttore di una giornata che l’amministrazione Pugliese ha voluto fortemente coinvolgendo una scuola della città che porta un nome simbolo che riassume tutte le vittime dell’Olocausto: Anna Frank.
Nella Sala Consiliare anche altre classi della scuola e tanti genitori in un senso di partecipazione collettivo nel ricordo di una tragedia che si ha il dovere civico di ricordare perché tutto ciò non accada mai più. “Oggi state facendo un dono alla città. Da questa sala, con la vostra partecipazione, attraverso il vostro canto, state lanciando un messaggio non solo alla comunità cittadina ma universale. Un messaggio forte di pace che pone tutti davanti alla responsabilità ed al dovere di guardare agli altri come persone nel rispetto della loro dignità. Siete simbolo di speranza e di futuro” ha detto l’assessore Cosentino rivolgendosi agli alunni presenti nella Sala Consiliare.
“La conoscenza e la divulgazione di quella che è stata una pagina tra le più orribili della storia dell’umanità è importante affinché tragedie come l’Olocausto non abbiano più a ripetersi. Fare patrimonio di questa conoscenza è fondamentale così come è importante la vostra testimonianza ed il vostro senso di partecipazione” ha detto il presidente del Consiglio Comunale Serafino Mauro.
Poi le immagini, quelle raccontate attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica da Aldo Scarpello. Le foto del campo di concentramento di Auschwitz. Immagini forti e tristemente efficaci non filtrate dalla freddezza della telecamera ma intrise di autentica passione, da parte dell’autore, di voler raccontare la tragedia dell’uomo che non è più tale e di un luogo che non è più un luogo.
Perché i luoghi sono realizzati dalle persone. Quando le persone sono annullate anche i luoghi non esistono più. Sono solo punti sulla carta geografica. Rocco Devona, fotografo, ha messo a disposizione dei ragazzi altre immagini fotografie per un approfondimento nel corso dell'anno scolastico.
Poi il racconto, commosso, di Elena Perziano. La storia del suo papà Giuseppe, crotonese, medaglia d’onore assegnata dalla Presidenza del Consiglio, che ha vissuto gli anni della guerra prima e della prigionia nei campi di concentramento nazisti. Occhi che hanno visto l’inferno sulla terra e conosciuto la materializzazione del dolore che non è solo più fisico.
Elena Perziano ha raccontato il pudore del padre nel non voler raccontare quei giorni di orrore rivelato ai suoi cari solo negli ultimi anni della sua vita.
Oggi Elena è impegnata a conservare il ricordo del papà ed ha voluto raccontare la sua storia ai ragazzi presenti in aula perché siano testimoni e custodi di valori come la dignità e la libertà. Poi ancora il canto dei ragazzi del coro polifonico le cui voci hanno sicuramente travalicato le pareti della Sala Consiliare. Ha moderato la giornata Francesco Vignis, portavoce del sindaco.