Pericolo elettrodotto. Prc: Montalto è più vicina a Bruxelles che a Germaneto
Il Parlamento europeo ha deciso di tenere aperta la Petizione promossa dal Comitato Insieme per la Salute di Montalto Uffugo che da anni ha portato avanti la lotta contro quello che è ritenuto “un pericoloso elettrodotto piazzato proprio sulla testa dei cittadini”.
“Inutile ribadire i disagi, i danni e le conseguenze sulla vita reale di tante persone! È però incredibile che rispetto a tutto questo la Regione Calabria e il presidente Oliverio non si rendano conto del problema” sbotta Francesco Saccomanno, segretario Provinciale di Rifondazione comunista Cosenza aggiungendo che “per ottenere il rispetto di elementari norme di civiltà e della salute dei cittadini, bisogna andare fino a Bruxelles perché Oliverio è troppo occupato in altro, per cui dalle discariche nel cuore della Sila ed alle Centrali nel Parco del Pollino per finire, appunto, agli elettrodotti che ‘friggono’ le cellule degli abitanti delle frazioni di Lucchetta e Pianette di Montalto, a lui di tutto questo poco interessa”.
Adesso la Petizione europea andrà avanti ma, nel frattempo, secondo Saccomanno sarebbe doveroso “che le Istituzioni più vicine ai cittadini (non solo la Regione ma anche Provincia di Cosenza e Comune di Montalto) si attivassero per incontrare il Comitato e risolvere il problema. Fare peggio di Scopelliti – afferma - era impresa ardua ma bisogna dare atto a questa Giunta ed al Consiglio regionale di esserci riusciti anche in questo campo: perlomeno, nella precedente legislatura una seduta della Commissione regionale si tenne proprio a Montalto per verificare la pericolosità dell’elettrodotto, deliberando di chiedere alla Giunta Regionale di farsi carico del problema”.
“Da quando è stato eletto Oliverio e questo nuovo Consiglio – aggiunge il segretario di Rc Cosenza - nessun cenno, nessuna risposta! Purtroppo, quanti vivono la politica solo per autoriciclarsi in posizioni di potere attraverso logiche clientelari, difficilmente riescono ad essere sensibili ai problemi reali di uomini e donne che rivendicano, senza togliersi il cappello, l’applicazione di diritti costituzionali come, appunto, quello alla tutela della Salute. Dopo aver difeso con il popolo la Costituzione – conclude Saccomanno - saremo feroci nel chiederne la puntuale applicazione”.