Carcea: “Alla Provincia servono risorse per fornire servizi essenziali”

Crotone Politica

Senza un intervento finanziario deciso, le Province non potranno essere in grado di garantire i servizi e la sicurezza dei cittadini in settori strategici della vita pubblica, come la viabilità e l’esercizio del diritto allo studio in ambienti “sani e sicuri”. È quanto scrive Giuseppe Renato Carcea, consigliere della Provincia di Crotone.

“I fondi per la manutenzione ordinaria delle strade provinciali sono scesi di circa il 70%, quelli per la manutenzione straordinaria di oltre l’80%; la polizia provinciale di Crotone, incaricata di vegliare sull’ambiente, non è più operativa, i fondi per le scuole provinciali sono scesi del 20% anche se le scuole in questione sono aumentate di un quinto. La mancanza di adeguata manutenzione su strade e scuole, causate dalle mancanze di risorse, ha mostrato le sue drammatiche conseguenze in questi giorni.

“Si tratta di competenze essenziali che incidono, direttamente sulla vita dei cittadini e sulla loro sicurezza e che, quindi, meritano di essere assolutamente garantite. Su questi aspetti, non ci sono più alibi per Governo, Parlamento e Regione Calabria. Serve un immediato e concreto impegno da parte di tutti; considerato che la sovrana volontà popolare ha sancito la sopravvivenza della Provincie, le stesse non possono certo andare avanti con leggi “mancia e tappabuchi”.

“E’ auspicabile che il Governo cambi rotta, eliminando, per prima cosa il taglio di 650 milioni di Euro previsto per il 2017, magari recuperandoli dal fondo di 970 milioni, destinato agli enti locali, che il governo dovrebbe ripartire. E’ auspicabile che anche la Regione Calabria cambi rotta, sbloccando finalmente i milioni di Euro destinati alla Provincia di Crotone ed ancora non versati. E ciò potrebbe anche non bastare visto che quest’anno, infatti, le Province non potranno più ricorrere ai residui di bilancio che l’anno scorso le norme hanno consentito fossero usati per le spese correnti né alla rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti, anche questa già attuata nel 2016.

“Ma l’attenzione alle risorse economiche è parallela a quella per le risorse umane, la vera ricchezza di un ente; Presidente e tutti noi consiglieri opereremo in un riordino della macchina amministrativa nel tentativo di riuscire ad offrire migliori servizi con meno risorse umane e finanziarie. Ma per far questo è indispensabile che tutti siano nelle condizioni di esprimersi al meglio delle loro competenze, che tutti facciano di più di quello che fanno, che lo facciano meglio e nel minor tempo possibile; ad iniziare da noi, nuovi Amministratori, ed insieme a noi tutte le risorse in seno alla Provincia.

“E sarà fondamentale che l’Ente Intermedio riesca ad essere performante nella captazione delle risorse finanziarie anche per colmare un errore di fondo, cioè, quello che, con la trasformazione formale delle province prevista dalla riforma Delrio, il taglio dei finanziamenti è arrivato molto prima del “riordino” deciso dal governo; e ciò ha causato non pochi disservizi. Per questo un ruolo determinante sarà quello che avranno i nostri esperti deputati ad intercettare quante più risorse derivanti dai 7 miliardi di Euro, cifra stabilita dal Patto per la Calabria che prevede operazioni finanziate con risorse nazionali, dell’Unione Europea e attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

“In un territorio come quello della nostra provincia sono naturalmente strategici anche altri settori, quali la tutela e valorizzazione dell’ambiente, i trasporti ed il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale, nonché la promozione delle pari opportunità; tutte le altre competenze sarebbero dovute passare ai Comuni, ma le cose sono andate a rilento e di fatto le competenze delle province sono rimaste molto simili, ma senza le necessarie risorse. E’ questo un nodo da sciogliere al più presto. Tutti noi nuovi amministratori abbiamo piena fiducia in questa nuova Provincia mettendoci al suo servizio “da missionari”, impegnandoci a parlare un unico linguaggio insieme agli oltre 300 tra sindaci e consiglieri comunali, per amministrare al meglio tutti i territori, e, soprattutto, indossando un’unica casacca, quella dei “cittadini della Provincia di Crotone”.