Assistenza migranti, a breve apertura di due ambulatori sanitari
Maggiore assistenza ai migranti. Si è discusso di questo alla riunione della Prefettura in merito al “Piano operativo Anci” che il Ministero dell’Interno ha condiviso con l’Associazione Nazionale dei Comuni italiani. Durante l’incontro, che ha coinvolto tutti i soggetti preposti all’assistenza e all’accoglienza dei migranti, è stata illustrata e accolta la proposta progettuale dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone. L’Asp pitagorica, infatti, in quanto soggetto istituzionale capofila, è stata ammessa a finanziamento dei fondi FAMI (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014 – 2020), per creare un sistema di tutela sanitaria, psicologica ed integrato del migrante.
Così nell’ambito della rete sanitaria dedicata è prevista l’apertura di 2 nuovi ambulatori distaccati nelle sezioni di Isola Capo Rizzuto e Cirò e di un ambulatorio cosiddetto di “II livello” , a carattere di specializzazione, all’interno del reparto di malattie infettive dell’ospedale di Crotone.
Il livello di sorveglianza ed assistenza sanitaria è completato con la pianificazione di visite periodiche ordinarie e straordinarie, a cura degli ambulatori presso i centri di accoglienza che ne faranno richiesta, dove saranno svolti appositi moduli formativi indirizzati agli operatori tanto degli SPRAR e che dei centri per l’accoglienza dei minori stranieri.
Il Piano Anci, lo ricordiamo, punta al coinvolgimento attivo dell’intero sistema delle autonomie. In questo senso si inserisce anche il decreto ministeriale del 10 agosto scorso che ha semplificato le procedure amministrative di adesione allo Sprar, con l’introduzione di un meccanismo di accesso permanente attraverso una procedura interamente informatizzata e con la eliminazione di termini e scadenze periodiche.
Sono state inoltre discusse tutte le implicazioni derivanti dall’adesione del piano ivi compresa la cosiddetta “clausola di salvaguardia” una sorta di salvacondotto per i Comuni che aderiscono alla rete SPRAR con l’espressa esenzione da aggiuntivi oneri di accoglienza, qualora si rendano necessari tenuto conto dell’andamento generale dei flussi migratori.