Fdi-An: la Cciaa di Catanzaro e la politica dei modelli negativi

Catanzaro Attualità

"Ecco l’ultima perla del governatore Oliverio che fa un’altra vittima innocente. La Camera di Commercio di Catanzaro è stata sacrificata sull’altare dei modelli politici, per carità modelli che qualcuno crede di grande acume, ma che sono in realtà una forma indecente di scimmiottamento di storie e di agire passati, che ci hanno consegnato il modello Reggio ed ultimamente il modello Cosenza-caciocavallo".

A sostenerlo è Fratelli d’Italia-AN di Catanzaro aggiungendo che la città e la sua Camera di Commercio “scoprono per volere di questo governatore, un nuovo modello barbarico: il modello San Giovanni, dove il “santo” resta integro quantomeno per credo religioso e dogma, ma il Fiore è appassito nonostante ingenti dosi di fertilizzanti! La vittima che resta sul campo di battaglia è l’istituzione Camera di Commercio di Catanzaro: un modello riconosciuto negli anni di professionalità e di alta efficienza, che il buon “presidente” Paolo Abramo con il suo agire garbato e di imprenditore super partes ha saputo mettere a profitto, anche a livello umano, conservando per la nostra città un modello, anzi un tempio riconosciuto, della storia imprenditoriale cittadina e oltre”.

“Purtroppo – proseguono da Fdi-An - la sete dei barbari e la loro riconosciuta bramosia che il governatore Oliverio incarna magnificamente, oggi cerca di distruggere “il tempio” mettendo sul rogo anche quel Paolo Abramo - che le parole fanno difetto anche a rappresentare – vittima, forse, di portare un cognome ingombrante per ignoranti detrattori, ma invece espressione di efficienza manageriale e di una storia imprenditoriale che è e resta un patrimonio autentico. Questa è la vera storia, la storia della città di Catanzaro da sempre vilipesa, oggi più di ieri, dove i suoi “figli” migliori ancora combattono circondati, spesso, da un indifferenza atavica caratteristica anche questa cittadina, per difendere una collettività ed un simbolo, l’aquila imperiale che l’imperatore Carlo V le volle riconoscere per la sua fedeltà ed eroismo di comunità”.

“Se la storia è fatta di avvenimenti e di simbolismi anche importanti - continuano da Fratelli d’Italia - la storia di oggi che i cittadini catanzaresi subiscono nel solito disinteresse e che, invece, dovrebbe farli riflettere seriamente, è quella di Mario Oliverio: il peggiore governatore della Calabria e la storia puntualmente questo lo riconoscerà, distruttore di tempi e di patrimoni umani e professionali. I risultati? Sono visibili a tutti, peraltro riconosciuti anche da alcuni della sua maggioranza come il consigliere Carlo Guccione che ancora conserva autonoma capacità di analisi e ci consegnano una regione Calabria devastata con una bomba innescata, quella del debito, che quando deflagrerà ci consegnerà macerie degne da The Day After”.

“In questo scenario – concludono - serve poco ricordare al governatore Oliverio il tema sanità regionale, il tema dissesto idrogeologico, il Roccisano’s Welfare, Garanzia Giovani, ecc. tutti risultati del barbaro governatore e dei calabresi (…) con il cappello in mano".