Wanda Ferro in Questura a Catanzaro per esprimere vicinanza alla Polizia
“La visita nei nostri luoghi di lavoro a Catanzaro da parte del Sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, Wanda Ferro, rappresenta per noi un segnale importante da parte del Governo in un momento come questo in cui le Forze di Polizia si trovano, ancora una volta, in un tritacarne mediatico”.
Lo sostengono Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato e Rocco Morelli, Segretario Generale Provinciale Fsp Catanzaro, a margine dell’incontro al Polifunzionale della Polizia di Stato da parte del Sottosegretario Ferro e di una delegazione del partito di Fratelli d’Italia per esprimere la vicinanza alle Forze di Polizia per i noti fatti accaduti a Pisa e Firenze.
“Non ci piace parlare di solidarietà – aggiungono -, perché si tratta di un vero e proprio riconoscimento istituzionale del vicendevole rapporto di fiducia e rispetto, che sta alla base delle Istituzioni stesse e che deve essere alla base anche del rapporto fra cittadini e rappresentanti di quelle istituzioni. L’onorevole Ferro, che sotto questo profilo non è seconda a nessuno, testimonia così una misura che è alla base del senso critico necessario a saper gestire momenti così complessi, in cui entrare con frettolosi giudizi e valutazioni di valore in settori complessi e delicati come quello della sicurezza non fa bene a nessuno, specialmente se ciò implica strumentalizzazioni utili solo a meri fini politici”.
“L’appuntamento di oggi – concludono Brugnano e Morelli – è un segnale chiaro e distinto nel senso di un compattamento delle Istituzioni, che operano a vicendevole servizio e nel solo interesse della collettività, senza bandiere e senza fini ulteriori fini se non quello di assicurare le migliori condizioni a tutti, ai cittadini come agli appartenenti alle Forze dell’ordine che, è sempre bene precisarlo, fanno sempre e solo il loro lavoro con professionalità, e devono farlo anche con la giusta serenità, sentendo sempre la fiducia delle istituzioni. Il rispetto delle regole, condiviso, ligio e trasparente, è una garanzia per tutti, non c’è e non ci sarà mai bisogno di violare le leggi per farsi ascoltare, perché il diritto di manifestare il proprio dissenso siamo noi i primi a garantirlo”.