Trasporti Calabria, Castelli, i tagli non si possono evitare

Calabria Attualità

Il Ministro Castelli risponde ai deputati dell’Idv Carlo Monai e Ignazio Messina in merito all’interrogazione presentata sul taglio dei treni in Calabria sollecitata dal consigliere regionale dell’Idv Giuseppe Giordano e dà delle grandi brutte notizie. Non ci sono fondi e non possiamo entrare nelle scelte aziendali di Trenitalia, questa la risposta alle preoccupazioni dei calabresi. Castelli non ha dato disponibilità neanche ad aprire un tavolo di confronto per meglio analizzare e concertare una soluzione. A questo punto –dice Messina- prendiamo atto della volontà del Ministro leghista di isolare la Calabria e di non garantire il diritto alla mobilità dei cittadini. Una specialità tutta meridionale, un regalo di questo Governo ad una regione già in ginocchio per altre problematiche. “Non verrà ripristinato l’Eurostar Lamezia - Roma soppresso dal 13 settembre e la nuova programmazione, razionalizzando l’offerta laddove ora risulta ridondante, mantiene un livello di servizio adeguato a soddisfare le esigenze di mobilità delle località a maggior traffico”. Abolita anche la tratta Melito-Rosarno. I treni vengono tagliati – si legge nella risposta scritta- perché v’è contrazione di domanda e quindi aumento dei costi. Per quanto attiene la paventata ipotesi di riduzione dei servizi ferroviari riguardanti la Calabria, nulla si può fare perché c’è un contratto con Trenitalia s.p.a. che assicura che il servizio offerto dai treni tagliati sono commercialmente in perdita e allora va clamorosamente ridefinito attraverso manovre correttive che riducono il perimetro dei collegamenti ferroviari oggetto del Contratto di servizio Nazionale alle dimensioni supportate dall’attuale stanziamento pubblico”. Sono allibito dalla superficialità che questo Governo ha di affrontare i disagi di un terra – incalza Messina- la Calabria e le sue genti non possono e non devono rimanere isolate dal resto d’Italia e d’Europa e ciò deve essere un monito perentorio che viene rivolto a chi, a vario titolo, ha la facoltà di incidere sulla rete dei trasporti del Paese”.