Sequestro Marine Park Village, la soddisfazione del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus esprime forte soddisfazione per il provvedimento di sequestro preventivo adottato dalla magistratura crotonese riguardo il cantiere dei lavori in corso di realizzazione del Marine Park Village, sulla costa di Capo Colonna – Punta Scifo, nel Comune di Crotone, a breve distanza dalla nota area archeologica nazionale di Capo Colonna. A ora non si conoscono altri dettagli.
In precedenza aveva inoltrato (16 gennaio 2017) una specifica richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo i lavori in corso di realizzazione del Marine Park Village, sulla costa di Capo Colonna – Punta Scifo, nel Comune di Crotone, a breve distanza dalla nota area archeologica nazionale di Capo Colonna. “La struttura, definita “turistica alberghiera – agrituristica” nel relativo permesso di costruire emanato con atto Comune di Crotone dovrebbe prevedere 79 bungalows in legno (3 posti letto ciascuno), piscine, servizi turistici, su una superficie complessiva dell’azienda agricola di riferimento di più di 7 ettari, a due passi dal mare.
“Un punto, però, è finora rimasto in ombra rispetto al groviglio di autorizzazioni più o meno disinvolte: non risulta svolto e concluso positivamente il procedimento di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (V.I.A.). Infatti, l’Azienda agricola a cui – per legge – non possono non fare riferimento le attività ricettive agrituristiche è estesa più di 7 ettari, e i "villaggi turistici di superficie superiore a 5 ettari" di qualsiasi natura (albergo, residence, agriturismo, case per vacanza, ecc.) devono essere assoggettati al vincolante e preventivo procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A”.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha, quindi “chiesto alle varie Amministrazioni pubbliche coinvolte (Ministero dell’Ambiente, Ministero per i Beni e Attività Culturali, Regione Calabria, Comune di Crotone) l’adozione degli opportuni provvedimenti di sospensione dei lavori e di annullamento in via di autotutela delle autorizzazioni emanate. Alle Istituzioni europee è stata chiesta la verifica sul rispetto della normativa comunitaria in materia di valutazioni di impatto ambientale, mentre è stata, nel contempo, informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.
In seguito all’istanza ecologista, la Regione Calabria – Dipartimento Ambiente e Territorio ha chiesto al Comune di una “dettagliata relazione con la qualificazione tecnico-giuridica dell’intervento assentito”, mentre il Ministero dell’Ambiente – Direzione generale Protezione natura ha attivato le proprie verifiche coinvolgendo anche la Direzione generale Valutazioni ambientali e la Regione Calabria”.