Al liceo “Pizi” di Palmi un convegno sul cancro
Mercoledì 15 febbraio 2017 alle 9:30, presso l’auditorium del liceo Scientifico-Classico “N. Pizi” di Palmi, si è svolto il convegno con a tema le malattie neoplastiche, moderato dal presidente del Leo Club di Palmi, Simona Monteleone. Il convegno rientra nel vasto service chiamato “Progetto Martina”, un progetto congiunto Leo-Lions che ha come obiettivo la sensibilizzazione sul delicato tema dei tumori. Il convegno è iniziato con l’introduzione al progetto e i saluti del presidente Simona Monteleone, seguiti dall’intervento del presidente del Lions Club cittadino, Armando Veneto, il quale ha descritto le caratteristiche del progetto e delle associazioni Leo e Lions che lo promuovono ormai da anni su scala nazionale. Successivamente, gli interventi di saluto del Sindaco, Giovanni Barone, del presidente di zona Lions XXVII, Giovanni Barone, del Leo Advisor, Vittoria Calabrò, del dirigente scolastico del liceo “Pizi”, Maria Domenica Mallaci, e Mariagrazia Rondanini, referente del progetto presso l’istituto.
L’evento di sensibilizzazione è entrato nella fase principale con l’intervento di Giovanni Calogero dell’ospedale di Taurianova. Durante l’intervento, Calogero ha dato importanti suggerimenti pratici per la lotta a diversi tipi di tumore, in particolare quelli che colpiscono il collo dell’utero e le mammelle nelle donne, i testicoli negli uomini, la tiroide, e i linfomi. E’ stata evidenziata la correlazione tra l’incisività di queste malattie e fattori di rischio come il fumo, l’alcol e l’obesità. Con l’ausilio di apposite slide, Calogero ha fornito agli studenti importantissime nozioni sulla prevenzione e sulla cura di alcuni tipi di tumore, evidenziando come in alcuni casi, con un’attenta igiene personale, i controlli periodici e l’autopalpazione, si possa scoprire per tempo la malattia e agire su di essa.
E’ stato poi il turno di Giovanni Saverio Cambareri, che ha iniziato il suo intervento di sensibilizzazione trattando un tumore molto aggressivo, ossia il melanoma (tumore della pelle). Questo tumore, la cui massa è di piccole dimensioni, tende ad essere più frequente negli individui di carnagione chiara e/o con le lentiggini, e negli individui che si espongono troppo ai raggi solari (ustioni da Sole). Secondo il dottore Cambareri, inoltre, il melanoma colpisce di più la fascia d’età compresa tra i 15 e i 40 anni, e presenta alcuni fattori di rischio genetici. Il dottore ha evidenziato, inoltre, che la fascia d’età compresa tra i 18 e i 21 anni è quella che comporta una particolare esposizione ai raggi e alle radiazioni solari, che colpiscono le cellule e danneggiano il DNA. Nel dire ciò, ha puntualizzato ai ragazzi che l’esposizione ai raggi solari in ambienti come le spiagge non è necessariamente dannosa, ma va limitata, e comunque agisce come un valido antidepressivo; ai fini della cosiddetta “prevenzione primaria” è opportuno, tuttavia, prestare attenzione all’utilizzo delle lampade per abbronzarsi, utilizzare le creme solari e gli ombrelloni. Per quanto riguarda la “prevenzione secondaria”, sono necessari gli esami della cute e il monitoraggio di macchie e lesioni, segnali tipici di un possibile melanoma.
L’ultimo intervento, ma non per questo meno importante, è stato quello del Dr. Rosario Ortuso, che ha sostituito Domenico Minasi. Il Dr. Ortuso ha trattato il tema delle malattie cardiovascolari e della loro correlazione con lo stile di vita degli individui affetti da queste malattie. In particolare, ha messo in guardia gli attenti studenti liceali sui rischi del fumo, e in particolare alle studentesse del “Pizi” ha fatto notare che il corpo femminile è, da questo punto di vista, più sensibile a quello maschile. Ortuso ha concluso il suo intervento con un invito rivolto ai giovani affinché stiano in ottima salute, prestando attenzione all’alimentazione e all’attività fisica in quanto, nelle giuste misure, contribuiscono entrambe a ridurre i rischi.
Alla fine del convegno, molto seguito dagli studenti, sono stati distribuiti i questionari sul Progetto Martina, i quali saranno utilizzati dal centro nazionale di coordinamento del progetto per valutare, nel corso degli anni, i livelli di conoscenza e preparazione degli studenti delle scuole italiane per quanto concerne il tema dei tumori.Il presidente del Leo Club di Palmi, Simona Monteleone, esprime profonda soddisfazione per il successo del convegno: “Il Progetto Martina è un service pluriennale di rilevanza nazionale ed è uno dei service più delicati e sentiti del nostro distretto, oltre che il più richiesto dalle scuole visti i risultati ottenuti nel corso degli anni sia in termini di gradimento che di efficacia.
L'obiettivo ultimo del progetto è quello di portare avanti la lotta ai tumori con la cultura: solo la cultura permette al singolo individuo di operare scelte consapevoli in grado di ridurre il proprio rischio di contrarre un tumore o di non diagnosticare precocemente la sua presenza. Abbiamo voluto affrontare con i ragazzi queste problematiche offrendo loro dei suggerimenti pratici per la lotta ai tumori e spingendoli a seguire una sana e corretta alimentazione, attirando maggiormente la loro attenzione anche grazie ai questionari che abbiamo distribuito durante il corso del convegno.”