Ancora una tartaruga uccisa nei nostri mari, Wwf Rossano lancia appello
Dopo più di duecentomila anni i mari non sono più sicuri per le tartarughe di mare che rischiano continuamente di vedere il proprio numero ridursi in maniera pericolosa. I nostri mari, poi, sembrano essere un vero e proprio triangolo delle Bermuda per questa specie animale i cui esemplari continuano a perdere la vita e le cui carcasse costellano ormai sempre più le nostre spiagge. Ci giunge di nuovo oggi notizia e documentazione, tramite gli amici della Lega Navale che ringraziamo per la celere segnalazione, del ritrovamento sulla spiaggia di contrada Cutura, nei pressi dell’Enel, del cadavere scarnificato e ferito di una tartaruga di mare di medie dimensioni. Subito è partita la segnalazione corredata da foto esplicative. A renderlo noto è il WWF Rossano – Fascia Jonica Sila Greca, che dichiara: “non possiamo fare altro che rilanciare un accorato appello: fate attenzione a non mettere in pericolo la vita degli esemplari che gravitano nelle nostre acque per fini personali e scopi prettamente di lucro. Gli ami dei “conzi”, le eliche delle barche e le reti da pesca costituiscono l’80% delle cause di danneggiamento o morte di questi esemplari e richiamiamo tutti ad una maggiore responsabilità e ad un uso corretto dei mezzi di pesca e trasporto nautici. Siamo continuamente in prima linea nella ricerca e nella tutela di nidi ed esemplari – prosegue il wwf - e invitiamo chiunque abbia notizie a contattarci attraverso la nostra pagina Facebook; salvaguardare il nostro ecosistema è fondamentale per la nostra vita e quella dei nostri figli. A breve –conclude -chiederemo proprio agli amici della Lega Navale di organizzare insieme una campagna di sensibilizzazione sul rispetto delle specie marine.”