Cinque gheppi tornano in libertà nel Parco Nazionale della Sila
Nella splendida cornice del Parco Nazionale della Sila in località Ariamacina sono stati reimmessi in natura cinque gheppi curati presso il CRAS - Centro Recupero Animali Selvatici- di Rende gestito dal CIPR - Comitato Italiano per la Protezione degli Uccelli Rapaci. All’iniziativa hanno presenziato oltre ai responsabili del CIPR anche il Commissario straordinario dell’Ente Parco Nazionale della Sila Dr. Francesco Curcio e gli agenti dei Carabinieri Forestali della stazione CC Parco Mezzo Campo - Savelli.
La liberazione è avvenuta con successo e soddisfazione dei presenti che, complici la mite temperatura e il sole primaverile, hanno potuto assistere al primo volo e ai volteggi dei cinque gheppi nel cielo terso. Il volo deciso e la forza del battito d'ali hanno confermato la piena ripresa dei rapaci. Un contributo alla tutela ed alla conservazione della biodiversità.
Il Gheppio è tra i più piccoli rapaci italiani, misura appena 35 cm, con 70-90 cm di apertura alare. Il piumaggio è di color bruno-rossiccio e mostra diverse macchie scure sul dorso, mentre il capo e la coda appaiono di tonalità grigio-scura. Al termine della coda, si nota una tipica macchia bianca, mentre la parte inferiore è bianco sporco e le zampe gialle.
Il Gheppio non costruisce un nido proprio, ma depone fino a 4-6 uova in vecchi nidi di corvi o gazze, su edifici o falesie nelle crepe dei muri delle case, nei cornicioni, in luoghi scoscesi o nelle cavità degli alberi. È il falco più diffuso in Europa, predilige gli spazi aperti con vegetazione bassa, dove può facilmente dedicarsi alla caccia e trovare luoghi sicuri dove posarsi. Si nutre di piccoli roditori, insetti, lucertole, piccoli serpenti e uccelli, quali storni, passeri e allodole.
L’emozione di tutti i presenti è stata l’ennesima conferma che l’attività dei volontari del CRAS rappresenta un grande contributo per la tutela e la conservazione degli animali selvatici del nostro territorio. Nonostante il periodo di difficoltà che il CRAS di Rende ha attraversato nell’anno appena trascorso, è stato fatto il possibile per cercare di dare risposta alle numerose richieste di intervento. Infatti accogliere, curare e riabilitare gli animali selvatici rappresenta per i volontari del CRAS un impegno costante ed improrogabile, ricompensato dagli emozionanti momenti dei rilasci in natura.
Inoltre, come sottolinea il Presidente del CIPR Mauro Tripepi, queste occasioni, organizzate in presenza di scolaresche, sono il miglior modo per far comprendere l’importanza della tutela della fauna selvatica e del proprio territorio alle nuove generazioni e a tutti i cittadini.
Il Commissario straordinario Francesco Curcio, elogiando la passione e la competenza degli operatori del CIPR nel recupero degli animali selvatici in difficoltà, ribadisce il valore simbolico di queste iniziative che rappresentano momenti importati per il territorio, la fauna e la biodiversità. Inoltre si conferma la stretta collaborazione tra l’ente Parco Nazionale della Sila e il CIPR finalizzata al comune obiettivo della tutela del territorio e della conservazione delle specie selvatiche tramite progetti di ricerca su campo ed eventi mirati alla sensibilizzazione di scolaresche e di tutta la cittadinanza.