Minori stranieri non accompagnati: in Prefettura il “Protocollo territoriale”
Ieri mattina, convocata dal Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, in adesione agli orientamenti formulati dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, si è tenuta presso il Palazzo del Governo cittadino una riunione prodromica alla sottoscrizione di un Protocollo di intesa territoriale finalizzato alla realizzazione di un sistema di massima tutela e protezione dei minori stranieri non accompagnati.
All’incontro hanno partecipato i soggetti coinvolti nella gestione delle procedure connesse alla prima accoglienza: l’Assessore responsabile del coordinamento degli sbarchi per il Comune di Reggio Calabria, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale - VI Ambito territoriale, i rappresentanti della Questura e della locale Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria.
Sono stati altresì invitati i rappresentanti delle associazioni Save the children, UNICEF e Medici del Mondo al fine di fornire il proprio supporto conoscitivo, nonché rappresentanti del Terzo Settore.
Nel corso della riunione è stata esaminata la bozza di Protocollo ministeriale proposto e, nel contempo, è stata effettuata una ricognizione delle esigenze, anche legate alle peculiarità del territorio reggino, al fine di proporre ed acquisire ulteriori elementi da inserire nell’atto medesimo. Sono stati approfonditi i punti salienti disciplinati dall’auspicato documento tesi a regolamentare procedure concordate a garanzia del percorso dei minori stranieri non accompagnati e, in particolare: l’istituzione, presso la Prefettura, di un Tavolo quale luogo di dialogo, soluzione di criticità e coordinamento orizzontale tra le parti; il potenziamento della rete territoriale integrata nel settore dell’accoglienza attraverso un efficace esercizio delle competenze proprie di ogni attore territoriale, in considerazione della tutela del superiore interesse del minore; il miglioramento delle procedure di identificazione del minore, anche al fine di accelerare il rilascio del titolo di soggiorno; l’ottimizzazione delle procedure connesse alla nomina dei tutori, prevedendo a tal fine l’istituzione di un elenco di tutori volontari che possano esercitare un’azione di accompagnamento formale e sostanziale; l’attivazione di una commissione inter-istituzionale per la ricognizione, selezione e formazione di tutori volontari; la predisposizione di un percorso celere e sensibile, laddove si sia in presenza di fondato dubbio, atto a pervenire all’accertamento della minore età; la realizzazione di un sistema di monitoraggio permanente sullo stato dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati attraverso l’azione di un gruppo di lavoro integrato; la facilitazione dell’accesso ai servizi socio-sanitari; la promozione e l’incentivazione dell’istituto dell’affido familiare, sostenendone le diverse forme di realizzazione, nonchè il miglioramento delle procedure relative al ricongiungimento familiare ai sensi del regolamento di Dublino III ed all’inserimento nel percorso di ricollocamento.
Tutti i soggetti coinvolti hanno assicurato la massima disponibilità all’attuazione degli impegni e delle misure previste nel citato Protocollo al fine di consentire l’integrazione dei minori stranieri non accompagnati in ogni settore. Il tavolo si è aggiornato a breve per la sottoscrizione dell’atto pattizio.