Un pittore del ‘600 calabrese rivive nel volume di Alberto Pincitore

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Il volume del giovane storico calabrese Alberto Pincitore, pubblicato da Ferrari Editore, propone per la prima volta, in modo dettagliato, una ricognizione storica sulla figura di Giovanni Battista Colimodio, pittore originario di Orsomarso, attivo nella Calabria del Seicento. Il volume si presenta dunque non solo come la prima e unica monografia dedicata al pittore, apparsa finora, ma anche come una valida occasione per indagare come l’arte sia stata prodotta e diffusa in Calabria.

L’attività di Giovanni Battista Colimodio si è svolta, infatti, soprattutto in Calabria, ma le sue opere risentirono certamente del linguaggio elaborato dai pittori italiani dell’epoca. Attraverso un paziente lavoro di scavo, tra materiale poco noto e inedito, l’autore ricostruisce dunque il profilo di un maestro della pittura, nel contesto culturale del Seicento, approfondendo i soggetti affrontati, la fortuna della sua opera e ovviamente la sua formazione che probabilmente avvenne nella bottega di Artemisia Gentileschi nel suo periodo partenopeo. A riguardo, si rivela importante come testimonianza una lettera, datata 24 luglio 1649, indirizzata al principe Antonio Ruffo, in cui Artemisia chiede notizie di Colimodio, scrivendo: “Desiderarei di sapere che se è fatto di Titta Colimodio, ch’è tanto tempo che non ho auto risposta delle lettere che giò mandato. Me farà gratia Vostra Signoria Illustrissima farli intendere che me escriva che ho da discorrere per lettera cosa di molta importanza...”

Un prezioso lavoro storico dunque per gli studiosi, i ricercatori, gli studenti e gli appassionati di storia dell’arte. Il testo è accompagnato da un inserto fotografico, note bibliografiche e una prefazione dello storico dell’arte Giorgio Leone.