Ineleggibilità del sindaco di Gerace, respinto il ricorso contro Pezzimenti
La Sezione Civile del Tribunale di Locri, composta dai magistrati Antonella Stilo (Presidente) e da Andrea Amadei e Roberta Rando, ha rigettato il ricorso per l’accertamento sulla decadenza dalla carica del sindaco di Gerace, Giuseppe Pezzimenti, per ineleggibilità o incompatibilità.
Il ricorso era stato depositato il 18 luglio scorso da Giuseppe Varacallli, Giuseppe Macrì e Luca Marturano, e chiedeva, appunto, di dichiarare l’ineleggibilità o comunque l’incompatibilità di Pezzimenti, in quanto lo stesso risultava presidente a vita della Fondazione Città di Gerace, ente istituito dal Comune e del quale lo stesso, secondo la tesi dei ricorrenti, sarebbe stato primo fondatore ed unico componente dell’assemblea.
Per i magistrati che hanno esaminato il caso, gli aspetti di ineleggibilità e di incompatibilità, però, sono insussistenti. “Per considerare un ente dipendente dal Comune - si legge difatti nel provvedimento - è indispensabile che dal contesto normativo risulti la titolarità di un penetrante potere di ingerenza che ponga l'ente territoriale in condizione di ‘dirigere’ l'ente dipendente, di assicurarsi che questo agisca in conformità alle specifiche prescrizioni impartite, sia in via generale che per ogni singolo atto, di incidere sul processo formativo della sua volontà”.
I giudici, nell’ordinanza, spiegano poi che ciò non accadrebbe in questo caso “in quanto lo statuto della Fondazione lascia ampi margini di autonomia decisionale ai suoi organi e non fa residuare al Comune di Gerace il potere di influire in via determinante sulla sua attività. La dedotta causa di ineleggibilità appare pertanto insussistente”.
Quanto poi alla causa di incompatibilità prospettata, per i magistrati non risulta che il Comune di Gerace abbia liquidato sovvenzioni continuative in favore della Fondazione. È ad ogni modo evidente la circostanza che Pezzimenti, dopo aver presentato le dimissioni dalla carica di presidente della stessa Fondazione, con un atto comunicato al segretario della Fondazione il 7 dicembre 2015, “le abbia poi ribadite – proseguono i togati - con atto ricevuto dal Comune di Gerace il 21 settembre 2016 (e dal Segretario e dal Direttore della Fondazione il 23 settembre 2016”.
Quest’ultimo atto, aggiungono, “è dotato di data certa (come desumibile dal n. prot. del Comune di Gerace) ciò che conta è la certezza che l'atto stesso sia stato effettivamente portato a conoscenza dei soggetti ai quali va indirizzato e l'effettività della cessazione dalla carica”.
In pratica, poiché sarebbe stato documentato che, a fronte della notifica del ricorso, avvenuto il 13 settembre del 2016, Pezzimenti abbia reiterato le dimissioni da Presidente della Fondazione il 21 settembre successivo e che tanto il Comune di Gerace quanto gli organi della Fondazione ne abbiano preso contezza, ed anche per il fatto che non risulta che lo stesso abbia continuato a svolgere attività come Presidente dell’ente dopo quella data, per i magistrati trova applicazione il decreto legge che “consente all'eletto di eliminare la situazione di incompatibilità fino al decimo giorno successivo alla notificazione del ricorso introduttivo, impedendo, per l'effetto, la dichiarazione dell'incompatibilità lamentata dall'elettore prima di detta data”.
Di conseguenza, non può porsi alcun problema di incompatibilità. Pezzimenti, all’esito della sentenza, si è dichiarato ampiamente soddisfatto dell'ordinanza “anche perché – afferma - la stessa ha posto fine a strumentali e fuorvianti voci che niente avevano a che vedere con la politica. Se qualcuno intende fare politica seria deve porre in essere elementi di onestà intellettuale, propositività e non meschinità di basso profile”. Per il Sindaco “si è resa finalmente giustizia per un ricorso giurisdizionale che non doveva essere nemmeno intrapreso dai ricorrenti”.