Rapina in gioielleria e furti con esplosivo, due fratelli in carcere
Nuovo sviluppi nell’indagine relativa alla violenta rapina avvenuta il 3 gennaio scorso ai danni della gioielleria Stroili, sul centralissimo Corso Mazzini di Cosenza, quando due malviventi fecero irruzione e, nella concitazione del momento ferirono la titolare.
A compierla erano stati due fratelli, incastrati dalle tracce di Dna del sangue lasciato su una delle vetrine e dalle impronte digitali rilevate durante il sopralluogo effettuato subito dopo il fatto.
Stamani i carabinieri del Capoluogo hanno eseguito quattro misure cautelari arrestando i due fratelli, S.V.D.G. e F.D.G., rispettivamente di 29 e 25 anni, che sono finiti in carcere, e sottoponendo all’obbligo di dimora la loro sorella 27enne ed un cosentino 24enne di origini magrebine.
Le indagini, condotte dai militari dell’aliquota operativa della compagnia del capoluogo e della stazione di Cosenza Principale, hanno non solo consentito di rintracciare i due presunti responsabili della rapina di gennaio ma anche di fare chiarezza su altri furti commessi ai danni di distributori automatici di sigarette ed eseguiti con dell’esplosivo utilizzato per scardinare la cassa con i soldi.
Si sarebbe poi fatta luce anche su un furto ai danni di un negozio di telefonia di Rende, avvenuto il 15 gennaio scorso, quando vennero rubati numerosi smartphone e diverso materiale informatico. Infine, scoperto il furto di un’auto, un’Audi A4, avvenuto sempre nel capoluogo il 20 gennaio di quest’anno.
Le misure cautelari sono state emesse dal Gip Giusy Ferrucci su richiesta della Procura, nella persona del sostituto titolare del fascicolo, Antonio Bruno Tridico, del procuratore capo Mario Spagnuolo e dell’Aggiunto Marisa Manzini.