Catanzaro, Fratelli d’Italia si schiera con Sergio Abramo
"Quando la politica scade nel paradossale, inizia la genesi del grottesco e il politicamente corretto resta solo un vezzo da educande. In questa cornice si racchiude la vicenda politica di Catanzaro fatta di grande agitazione: di rumors, di veline stampa suggerite ed indotte, di smentite, di capriole, di soste tecniche sulla corsia di emergenza, di primogeniture e di aborti spontanei, insomma Catanzaro è tutto ed il contrario di tutto!".
A sostenerlo è Fratelli d'Italia di Catanzaro. "Avendo la pazienza di leggere, cercando di capire, e qui facciamo ammenda della nostra pochezza intellettuale, questo ragionamento al contrario – prosegue la nota - mette in luce quello che è il vulnus della politica sia nazionale che cittadina, dentro la Sala Rossa del Consiglio Comunale di Catanzaro, ma anche fuori da questa: la difesa della sedia o poltrona che dir si voglia non già come ansia di elevare e migliorare un contributo di idee e di proposte, ma volgarmente parlando come difesa materiale della seduta!”
“Su questa esigenza di vita – aggiungono da FdI - si scatena la fantascienza politica, gli attori si agitano nel Transatlantico del palazzo comunale della città capoluogo - quando in verità questo luogo è e resta un cimitero di zattere di (s)fortunati boat people – moltiplicando le loro capacità a costruire giornalmente nuove alleanze più o meno credibili, salvo poi liquefarle il giorno dopo con l’eleganza di una piroetta: qui la buona Penelope regina di Itaca avrebbe preso a forbiciate la sua tela e si sarebbe messa a vendere bottoni…”
Per Fratelli d’Italia, insomma, “In questo quadro rappresentativo della bontà di certa politica catanzarese resta una sola certezza: che Sergio Abramo è il candidato dello schieramento che si richiama al centro destra e che quanti si agitano non lo fanno per proporre un alternativa con il criterio della certezza, bensì lo fanno su un ragionamento tutto personale, non dichiarato pubblicamente, ma sussurrato fra gli spifferi del Transatlantico comunale, dove l’ostacolo per migliori fortune si chiama solo e soltanto Abramo”.
“Qui – aggiungono - la politica segna il passo, anzi per meglio dire si scava la fossa facendo morire contestualmente il bene superiore di una comunità, quella catanzarese, solo per asservirsi ai giochi dei “Principi di Itaca” dove gli avversari – attenzione non nemici se ancora vige la regola del rispetto umano – si fucilano alle spalle usando le bugie del social o confezionando note stampe, i cui suggeritori hanno la furbizia dello sciocco!”
Fdi ribadisce allora che “a questo gioco non ci prestiamo, abbiamo scelto il nostro candidato insieme a quanti si riconoscono a Catanzaro nello schieramento di centro destra, abbiamo scelto Sergio Abramo, l’uomo che come tutti noi può avere un carattere di tecnico di valore, ma che per noi è elemento di distinguo e di certezza, abbiamo scelto di poterlo guardare negli occhi e soprattutto abbiamo scelto di metterci la faccia, ma soprattutto abbiamo scelto di non diventare complici in un ragionamento dove a perdere è solo la città di Catanzaro”.
“Noi – concludono - abbiamo scelto ora siano gli altri a scegliere con chi stare e dove stare…domani sarà Catanzaro a scegliere riuscendo a capire che la politica non si scrive e non si esercita con la pistola fumante”.