Al “Classico” di Crotone incontro-dibattito sul fenomeno del bullismo
Giovedì 2 marzo, nell'Aula Magna del Liceo Classico “Piagora” di Crotone, si è svolta una giornata dedicata al fenomeno del bullismo e del disagio giovanile. La prima parte ha visto la messa in scena, da parte degli allievi del Laboratorio artistico-espressivo, curato da Emilia Rizzuto, con la consulenza del regista Andrea Giuda, di “Andrea oltre il pantalone rosa”, dall’omonimo libro di Teresa Manes.
Il lavoro ha rappresentato la fase conclusiva del Progetto “Safe school” che, guidato e coordinato Carmen Barbieri, ha visto la realizzazione di tre laboratori (uno teatrale e due incentrati sull’ espressione corporea) sul disagio giovanile e il crescente fenomeno del bullismo.
La rappresentazione, frutto di un lavoro di riduzione e rielaborazione del libro, ha passato in rassegna le varie fasi della drammatica vicenda: la notizia, il clamore mediatico, la ricerca di senso di fronte ad un dolore così devastante e la necessità di una battaglia sociale del fenomeno del cyber-bullismo.
Sono emersi ricordi della vita di Andrea: la sua profonda sensibilità, la passione per la lettura, la sua estrosità, aliena da ogni forma di omologazione, la partecipazione al coro della Cappella Sistina. Gli alunni hanno recitato con grande intensità, dando vita ad una rappresentazione toccante.
In molti, tra studenti e docenti, al termine avevano gli occhi lucidi. I monologhi sono stati inframezzati da brani al pianoforte e al violino che hanno contribuito a creare il pathos e insieme la poesia che emerge dal libro della Manes.
La seconda parte della giornata è stata dedicata al dibattito; ad introdurlo il D.S., Nicola Armignacca, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di iniziative di questo genere “perché – ha detto - mettono in evidenza quanto possa essere deleterio il bullismo verbale che diventa un'arma psicologica, e quanto l’educazione al rispetto delle regole possa servire a debellarlo”.
Ha proseguito Carmen Barbieri, responsabile del progetto “Safe school”, che ha posto l'accento su quanto la cultura possa essere importante in questa battaglia perché “la scuola salva dalle bruttezze di un mondo disumanizzato e sempre più alla deriva”.
Anche Antonella Cosentino, vicesindaco del Comune di Crotone e assessore alla Pubblica istruzione, ha sottolineato l'importanza di progetti di questo genere “giacché la Scuola è sempre più chiamata in causa a contrastare il fenomeno del bullismo”. Inoltre, evidenziando la qualità del lavoro svolto, ha proposto di replicare la rappresentazione offrendola alla cittadinanza e patrocinando l'iniziativa.
Teresa Manes, visibilmente commossa dalla drammatizzazione, ha sottolineato nel suo intervento il peso dei pregiudizi e delle etichette, ricordando anche altre vicende simili a quella del figlio, come quella di Caterina Picchio, morta suicida in seguito alla diffusione di un filmato in cui veniva molestata da sei ragazzi.
Infine l'intervento di Otello Chimenti, Dirigente della Polizia postale di Crotone che ha messo in evidenza, anche attraverso la proiezione di alcuni video, le insidie e i pericoli del web, invitando i ragazzi ad un uso consapevole della rete.
Il dibattito e gli interventi degli oltre 90 alunni presenti in Aula Magna ha dimostrato quanto grande sia stato il coinvolgimento in questa tematica che quotidianamente colpisce i ragazzi.