Successo per il seminario su Editoria digitale e giornali online
Il Corso di Editoria Digitale organizzato dall’associazione Calabria Formazione onlus con la collaborazione della Biblioteca Comunale, il patrocinio della Provincia di Reggio Calabria e la sponsorizzazione di Creative 3.0 si conclude il prossimo giovedì 9 marzo presso la Villetta De Nava della Biblioteca Comunale di Reggio Calabria con il seminario dal titolo “Giornali Digitali” che avrà come relatore Claudio Cordova, giornalista e direttore responsabile del quotidiano online Il Dispaccio.
Grande successo ha riscosso anche l’incontro dal titolo “Editori e Librai Digitali” che giovedì scorso è stato tenuto da Franco Arcidiaco (direttore della casa editrice Città del Sole Edizioni) e Domenico Surace (direttore generale di Creative 3.0). Un pubblico numeroso ed attento ha seguito con interesse il vivace scambio di opinioni tra l’editore Arcidiaco, il quale ha lucidamente descritto le peculiarità e le caratteristiche dell’editoria cartacea rispetto a quella digitale ed il tipografo Surace, che – forse per dovere professionale – ha, invece, strenuamente difeso la superiorità delle stampe cartacee rispetto alle edizioni elettroniche.
Ha cominciato Arcidiaco evidenziando la differenza tra editoria digitale intesa come mezzo di divulgazione sulla rete e il digital publishing inteso invece come utilizzo delle tecnologie digitali prevalentemente per l’ideazione e la creazione di prodotti cartacei. Un esempio virtuoso, ha sottolineato, è rappresentato proprio da Creative 3.0, un’azienda che è diventata in brevissimo tempo una tra le prime del Sud Italia pur compiendo la scelta coraggiosa di stabilire la propria sede in un’area che tutti ritenevano essere pericolosa e degradata come quella di Arghillà, nell’estrema periferia nord di Reggio Calabria.
Su questo punto si è riallacciato Surace, raccontando che, anni fa, è stato proprio l’incontro con l’editore Arcidiaco a segnare una svolta nella sua attività professionale, allorquando quest’ultimo lo spinse a coniugare le più moderne tecnologie digitali con la più tradizionale rilegatura cucita che, a differenza di quella basata su semplice incollatura, è molto più apprezzata in ambito editoriale. Surace ha poi rimarcato che l’Editoria Digitale offre all’editore la possibilità di ampliare la gamma delle proprie pubblicazioni non solo riducendo i costi di realizzazione e rendendo possibile la stampa in piccole tirature ma permettendogli anche di accorciare i tempi di produzione; un risparmio di tempo e di risorse che consente di investire anche su nuovi autori.
Arcidiaco ha inoltre sottolineato come, con la sua casa editrice Città Del Sole Edizioni, sia stato uno dei pionieri del digitale, assieme ed in un certo senso “in parallelo” proprio a Surace col suo centro stampa Creative 3.0. Un rapporto di fiducia e collaborazione sinergica tra aziende, non comune alle nostre latitudini, che prosegue tuttora con reciproca soddisfazione, visto che da diversi anni ormai tutti i libri di Città del Sole Edizioni vengono stampati (e spesso anche spediti direttamente alle librerie) dalla società di Surace.
Arcidiaco si è poi soffermato sulla differenza che caratterizza la penetrazione nel mercato sia del libro cartaceo che dell’ebook allorquando questi vengono distribuiti direttamente da una grande casa editrice piuttosto che, in maniera indiretta, da un piccolo editore locale. Surace ha invece enfatizzato l’importanza del ruolo dell’editore quale figura che, indipendentemente dal mezzo utilizzato, grazie alla sua esperienza e competenza accompagna l’autore nel processo di redazione ed editing.
Non a caso, ha proseguito Arcidiaco, l’interfaccia tra autore ed editore, ossia l’editor (più comunemente conosciuto col termine gergale di correttore di bozze) assume una importanza fondamentale in quanto avendo il delicato compito di modificare o eliminare parti del manoscritto che gli viene affidato per meglio adattarlo al mercato potenziale individuato dall’editore, commette “una piccola violenza” che viene accettata soltanto se si instaura un reciproco clima di fiducia. Un meccanismo al quale non sfuggono nemmeno autori importanti come il calabrese Mimmo Gangemi al quale Einaudi ha tagliato ben 400 pagine del suo libro “La signora di Ellis Island”.
Surace, in virtù della sua esperienza professionale, ritiene che il mezzo digitale mal si adatti alla diffusione della cultura, cosiddetta “alta”, per la quale esistono ancora numerosi settori di mercato in cui viene esplicitamente richiesta la stampa tradizionale, a volte anche su supporti cartacei di alta qualità e finiture di grande pregio, ma funzioni invece magnificamente nel campo dell’editoria digitale online in cui la velocità della diffusione delle informazioni gioca un ruolo fondamentale.
Su quest’ultimo punto ha ripreso Arcidiaco, sottolineando come ci sia una grande responsabilità nell’editoria dei giornali online, causata dalla durata potenzialmente illimitata di un articolo sulla rete. Infatti, fino a qualche decennio fa un pezzo, magari incongruo o erroneo, che veniva pubblicato esclusivamente su un giornale cartaceo, poteva godere di un tempo di obsolescenza piuttosto basso, strettamente connaturato alla fragilità del supporto e ciò faceva si che anche colossali castronerie venissero completamente dimenticate dai lettori nel giro di poche settimane.
Non è invece così, per gli articoli pubblicati oggi sulle testate giornalistiche online, i quali immediatamente indicizzati dai motori di ricerca, duplicati in innumerevoli server sparsi per il mondo e potenzialmente riproducibili e conservabili da chiunque in formato elettronico, hanno una vita praticamente eterna e – a dispetto del cosiddetto “diritto all’oblio in rete” ancora adesso di difficile applicazione pratica – condannano ad una gogna mediatica perpetua i giornalisti più incauti o superficiali e, talvolta, anche i temi o le persone che essi hanno scelto per oggetto. Una responsabilità pesante a cui non sfuggono nemmeno molti normalissimi utenti della rete che esprimono le proprie opinioni personali scrivendo sui blog o sui social network se è vero come è vero che un utente di FaceBook con 5000 contatti può raggiungere, peraltro in minor tempo e con una capacità di propagazione esponenziale, un pubblico più ampio del maggior giornale locale quale la Gazzetta del Sud che nella Provincia di Reggio Calabria vende in media poco più di 4000 copie al giorno.
Alla fine dell’interessantissimo seminario che ha visto anche una lunga coda di domande ed interventi del pubblico, Giorgio Nordo, a nome di Calabria Formazione, ha ringraziato pubblicamente i due conferenzieri invitati ed in particolare Arcidiaco il quale, pur di garantire la sua presenza all’incontro programmato, ha rimodulato gli impegni della giornata resi ultimamente ancora più pressanti ed impegnativi dal nuovo ruolo istituzionale di Delegato alla Cultura del Comune di Reggio Calabria e gli ha consegnato una pergamena quale riconoscimento per l’impegno e la professionalità profuse in qualità di relatore, oltre che per la sua squisita disponibilità.
In un ultimo conclusivo incontro, in forma di conferenza stampa, previsto per giovedì 16 marzo alle ore 16:30 negli stessi locali della Villetta De Nava, gli organizzatori ed i relatori che si sono via, via succeduti esporranno ai rappresentanti dei media invitati il consuntivo di questa esperienza mentre ai partecipanti verrà consegnato l’attestato di frequenza ai seminari del Corso di Editoria Digitale che, come è noto, ha ottenuto il patrocino dalla Provincia di Reggio Calabria con nota ufficiale del 19/1/2017 protocollata al n. 19680.