Consorzio Bonifica di Rosarno, Coldiretti denuncia atti illegittimi
“Ancora asserragliato nel suo fortino di carta in spregio ad ogni regola democratica e al rispetto della volontà dei consorziati che ne hanno decretato la sconfitta nelle elezioni consortili dello scorso 22 gennaio, il dott. Zerbi continua con i soliti metodi a spadroneggiare.” Lo rende noto Pietro Molinaro, Presidente Coldiretti Calabria.
“La pazienza però ha un limite – afferma molinaro – perché gli atti che impunemente si continuano a produrre cozzano in maniera evidente con il rispetto delle Leggi e dello Statuto. La cosa sconcertante è che i provvedimenti sono assunti in regime di “organi cessati” che come prescrive lo Statuto all’art. 28 devono limitarsi all’ordinaria amministrazione. Una serie di prevaricazioni, e per questo - riferisce - abbiamo informato il Presidente Oliverio, il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e il rappresentate della Regione sottoponendo loro, circostanziate osservazioni su alcuni atti prodotti e decisioni assunte”. Con Deliberazione Presidenziale (che come è noto è un atto che si adotta solo in via d’urgenza) n. 07 del 23 febbraio 2017, il Presidente uscente Zerbi ha disposto la proroga per altri due anni, di due rapporti di lavoro a tempo determinato in vigore al Consorzio uno con decorrenza dal 25 febbraio 2017 al 24 febbraio 2019 e l’altro, in scadenza il 17 maggio 2017, fino 24 febbraio 2019. E’ evidente che la proroga di tali rapporti di lavoro avviati rispettivamente nel febbraio 2015 e nel maggio 2015 impegnerebbe il Consorzio per ulteriori due anni senza apparente copertura di spesa e creando inoltre il presupposto per il passaggio a tempo indeterminato. L’atto non è assolutamente motivato e come facilmente si può notare anche il rapporto di lavoro che scadeva il 17 maggio p.v. e quindi con ampio margine per essere affrontato dai nuovi Organi è stato prorogato.”
“Di tutto questo - precisa Molinaro - non si è parlato nella Deputazione Amministrativa che si è tenuta lo scorso 3 febbraio. Perché tutta questa fretta visto che il danno che si potrebbe arrecare all’Ente è davvero rilevante e il provvedimento non riveste le caratteristiche dell’urgenza e dell’indifferibilità? L’altra vicenda che sta sollevando le giuste preoccupazioni degli imprenditori agricoli del comprensorio è l’avviso pubblico ai relativo alla paventata possibilità da parte del Consorzio di non poter avviare la prossima stagione irrigua. “Il Consorzio - si legge nell’avviso - potrebbe non essere nelle condizioni di avviare per tempo, o del tutto, le attività per la fornitura dell’acqua ad uso irriguo dell’intero Comprensorio Irriguo.…… e declina ogni e/o qualsiasi potenziale responsabilità riconducibile all’eventuale interruzione del pubblico servizio e/o di danni diretti o derivati La ragione di tutto questo Zerbi la giustifica “ a causa di problematiche di natura economica dell’Ente”. Una decisione importante presa in completa autonomia senza consultazione con gli organi consortili. Davanti ad una gestione dissennata la misura è colma– attacca Molinaro – che non esclude una azione di responsabilità verso il Presidente poiché pare anche che il Consorzio sia stato soggetto a pignoramento di notevoli somme e non si era nemmeno costituito per tempo in giudizio e se lo ha fatto è avvenuto tardivamente.”
“Ormai è una situazione paradossale – sostiene Molinaro – e per questo, davanti agli ennesimi soprusi a salvaguardia del patrimonio consortile e degli stessi dipendenti, chiede un intervento deciso e risolutivo della Regione Calabria, che deve prendere tempestivamente le necessarie decisioni adottando, perché ne ricorrono i presupposti, anche i poteri sostitutivi.”