Prestiti ad un tasso d’interessi del 650%, arrestati per usura
Due persone sono state arrestate dai Carabinieri della compagnia di Castrovillari con l'accusa di usura ed estorsione, mentre una terza è stata colpita da obbligo di firma. Uno è finito in carcere, R.C., 56 anni, mentre un 70enne, F.D., è stato posto ai domiciliari.
I provvedimenti scaturiscono dopo un'indagine che è stata coordinata dalla Procura della città del Pollino, e partita il dall'arresto di una donna accusata di tentato omicidio. Da qui sono venuti alla luce alcuni episodi di usura ed estorsione compiuti ai danni di due professionisti di Castrovillari che, nel marzo scorso, si sarebbero rivolti al 70enne per ottenere un prestito. Quest’ultimo era riuscito a trovare la somma dopo essersi rivolto ad un pregiudicato, il 56enne che, però, dopo dolo un mese aveva preteso un interesse sul prestito che si aggirava, addirittura, intorno al 650%.
Le vittime, non essendo in grado di pagare quanto richiesto avevano chiesto una proroga, dando in garanzia tre assegni postdatati ad interessi ancora più alti. Ma sia loro che i familiari avevano ricevuto pesanti minacce. Dopo qualche tempo, in difesa dei due professionisti si mise in mezzo un altro pregiudicato trentunenne, che era riuscito ad ottenere la restituzione degli assegni.
L’uomo, però, dopo un diverbio, rimase vittima di un accoltellamento da parte della moglie di R.C., poi arrestata per tentato omicidio. Da quest'episodio sono così partite le indagini che hanno portato agli arresti di oggi.