FdI Catanzaro: “I consorzi di bonifica ed il coraggio di Grazioso Manno”
“Coraggio ci vuole solo coraggio, quello che certamente ha il presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, Grazioso Manno e che invece manca con l’aggravante della recidiva al governatore Mario Oliverio. La proposta di ieri, la protesta civile ed oggi l’annuncio di forme di lotta peraltro motivate del presidente Grazioso Manno, se ancora ce ne fosse bisogno, scoprono gli altarini dell’inconsistenza e della superficialità – senza voler verbalmente forzare la mano – dell’azione di governo di Oliverio, dove neanche la difesa dei posti di lavoro sono più una priorità per quanti ancora oggi hanno il vezzo di volersi definire di sinistra.". E' quanto scrive Alfredo Serrao – portavoce cittadino di Fratelli d’Italia-AN – Catanzaro.
"Siamo passati - continua la nota - da una storia del passato, rispettabile sul piano delle scelte ideologiche e di visione complessiva della società, all’anti-storia dove Robin Hood è diventato un pagliaccio: in Calabria ruba ai poveri per dare ai ricchi! Questo è il governatore Oliverio e la vicenda dei Consorzi di Bonifica è solo un esempio di una gestione palesemente mediocre che non ha prospettiva per il futuro, nella misura il cui il manovratore ragiona ed agisce con il metodo del cotto e mangiato.
Non c’è un'altra verità quando le azioni del governo regionale registrano un tasso di incompletezza o se si vuole di incompetenza, pari ad una forma di inquinamento ambientale degno da “terra dei fuochi”, che in Calabria si trasforma in “terra dei pochi”, pochi in quanto ultimi e residuali al tavolo del cosiddetto Lupo della Sila – simpaticamente -, ma altrettanto pochi, dove la pochezza è quella delle idee, dell’agire senza voler sconfinare nel terreno del coraggio!
In questo contesto appare inutile chiedere un confronto, parlare di opere strategiche per un territorio, la Calabria, come la Diga sul Melito, strategica come opera infrastrutturale, come volano di sviluppo e come serio intervento sul piano occupazionale. Sono tutti temi sui quali, oggi, la cultura pseudo-accademica di sinistra del governatore Oliverio, tace, richiuso in un silenzio ormai inaccettabile.
Quel silenzio che rende inutile ogni tipo di interlocuzione con Oliverio e dove, la protesta civile, argomentata, strutturata e soprattutto cosciente che propone il presidente Manno, diventa oggi una forma di difesa, anche di quella politica di prossimità, in testa ai sindaci che ancora conservano, insieme a tanti altri attori, la dignità di consentire ad un territorio di crescere, di scegliere, di immaginare un futuro per i propri figli…
Tutto il resto possiamo racchiuderlo nel classico non pervenuto, assolutamente degno di una classe di asini”.