Tropea: Campagna autorizzata dal Comune, federazione sanzionata dai Vigili
Anche un’associazione dei consumatori può rimanere vittima della burocrazia: è successo alla federazione di Reggio Calabria che, impegnata in una campagna informativa a Tropea, è stata multata dalla Polizia Municipale nonostante le attività fossero regolarmente autorizzate dal Comune e segnalate ai Vigili sul posto.
L’estate scorsa, nell’ambito del progetto “Johnny”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, gli esperti della federazione di Confconsumatori Reggio Calabria erano stati incaricati di realizzare uno sportello “itinerante” in diverse città della regione, per mettersi a disposizione dei cittadini e fornire gratuitamente assistenza in materia di diritti dei passeggeri, e-commerce, sharing economy e servizi pubblici locali.
Una delle tappe dello sportello itinerante calabrese si è svolta a Tropea, dove è stato allestito un punto informazione con un desk e diversi materiali informativi. Confconsumatori Reggio Calabria aveva chiesto e ottenuto, tramite Pec, l’autorizzazione da parte del Comune a occupare uno spazio pubblico nel centro cittadino, per intercettare il maggior numero di passanti. Nessun funzionario comunale ha accennato alla necessità di procurarsi ulteriori permessi per raggiungere le zone a traffico limitato individuate e scaricare il materiale.
Così, il giorno della tappa a Tropea, prima di inoltrarsi nella zona a traffico limitato per raggiungere l’area da occupare (Largo Tre Fontane) i responsabili di Confconsumatori avevano volontariamente esibito l’autorizzazione del Comune a due agenti della Polizia Municipale, chiedendo di poter accedere per poter scaricare il desk e gli scatoloni contenenti il materiale da distribuire. Gli Agenti avevano anche preso nota del numero di targa in modo da evitare che potesse essere contestata l’infrazione.
«La sorpresa è arrivata dopo qualche mese, - commenta il responsabile di Confconsumatori Reggio Calabria, avvocato Antonio Iemma - con la notifica del verbale elevato dalla Polizia Municipale. A nulla sono servite le comunicazioni con il Comandante dei Vigili Urbani per chiarire la vicenda. Così, in quanto proprietario dell’auto, non ho potuto fare altro che rivolgermi al Prefetto di Vibo Valentia, come previsto dalla legge. Ora giunge un’ulteriore sorpresa: l’ordinanza-ingiunzione della Prefettura di Vibo Valentia e la maggiorazione della sanzione per un totale di 163 euro. Siamo molto sorpresi dal trattamento riservatoci e soprattutto amareggiati per l’ordinanza del Prefetto. Pensavamo, infatti, di far parte di quella “Società Civile” che viene spesso incoraggiata dalle Autorità a contribuire al riscatto e alla crescita della Regione Calabria. Evidentemente, però, si tratta solo di parole, visti gli ostacoli e le penalità che ci vengono ingiustamente inflitte».