Vibo, inchiesta Strada per del Mare: chiesti cinque rinvii a giudizio
Cinque rinvii a giudizio per truffa ai danni della Provincia di Vibo Valentia e falsità in atti pubblici: questa la richiesta avanzata dalla Procura del capoluogo calabrese ed inoltrata al Gup e che coinvolge due imprenditori e tre funzionari dell’ente intermedio indagati per presunte irregolarità e sperpero di denaro pubblico nella realizzazione della "Strada del Mare" che avrebbe dovuto collegare Pizzo Calabro a Rosarno, passando lungo la costa vibonese.
Il rinvio a giudizio è stato dunque chiesto per l'imprenditore Vincenzo Restuccia; Antonino Scidà; Giacomo Consoli, già dirigente del settore Lavori Pubblici della Provincia di Vibo; Antonio Francolino e Francesco Teti, funzionari dello stesso Ente.
L'importo complessivo della spesa prevista per la più importante opera pubblica mai pensata per il Vibonese, e rimasta sinora una grande incompiuta, è di ben 65 milioni di euro. L'udienza preliminare è stata fissata dal Gup per il 5 luglio prossimo.