Sold out e tanti applausi al Cilea per “Meglio zitelle” di Claudio Proietti
Metti sul palco tre donne, tre amiche inseparabili, tre giovani ma bravissime attrici e crea una commedia che mette a nudo l’universo femminile. Al teatro “Francesco Cilea” ieri sera, inserita nel cartellone dell’Officina dell’arte di Peppe Piromalli, è andata in scena la divertente commedia “Meglio zitelle!” di Claudio Proietti con la regia di Mauro Maggioni e la massima culla dell’arte reggina “esplode” tra risate, riflessioni e incontri di pensiero.
Martina Carletti, Valentina Gemelli e Valeria Sgaramella sono le protagoniste di una storia che racconta tre mondi diversi, tre vite di donne che, in una stanza di un freddo albergo, cercano di rialzarsi e riprendere in mano la propria esistenza. Non è la solita commedia che “bastona” l’uomo, lo prende in giro con molta ironia ma senza offenderlo, né è una storia che vuole esaltare il cosiddetto “sesso debole”.
Che poi tanto debole non è, anzi. In scena, le tre attrici del “Teatro delle Follie” sono esuberanti, affascinanti, riescono a catalizzare l’attenzione del pubblico divertito dalle tre donne nei panni di un’aspirante suicida, un’aspirante sposina ed una giovane donna che si è quasi decisa ad andare con un gigolò.
Ad interrompere spesso il ritmo della commedia, sono gli applausi degli spettatori catapultati in quella storia tutta rosa dove spicca la forza della donna, la sua voglia di ricostruirsi dopo un periodo non molto facile ma soprattutto, esce fuori quello che forse oggi si è perso: l’amicizia, quella vera tra donne. E sì perché se si vuole, se si ha l’intelletto e la capacità di riuscire a capire che in questo mondo non serve farci la guerra a vicenda ma fare squadra, amarsi per ciò che si è, lavorare in sinergia per raggiungere un obiettivo comune, essere semplicemente oneste, allora possiamo dire di aver fatto quel fatidico salto che ci rende liberi, liberi di essere davvero ciò che siamo.
La pièce nella sua leggerezza di un testo scritto sapientemente e per nulla artificioso, prende le mosse da una tragica premessa: un tentativo di suicidio della spregiudicata Anna (interpretata dalla brillante Valeria Sgaramella), che si trova nella stanza di un hotel squallido di periferia. Ben presto la raggiunge, dopo l’invio di un messaggio dal suo telefono cellulare, l’altra giovane amica Maria (la bellissima reggina doc Valentina Gemelli) che, casualmente, si trova nello stesso hotel per ben altri motivi.
Sulla scena, appare anche la terza ed ultima amica, Lucia, (interpretata dalla straordinaria Martina Carletti), prossima sposa che chiude un cerchio e segna il finale. Un finale che, in un certo senso, conferma ciò che diceva Oscar Wilde: “La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare. Gli uomini possono essere analizzati, le donne solo adorate”.