San Giovanni in Fiore: eletti gli organismi dirigenti del ricostituito Pci

Cosenza Politica
Giuseppe Curia

Sabato scorso, nella sezione Berlinguer del PCI di San Giovanni in Fiore, dall’Assemblea degli iscritti dal ricostituito Partico Comunista Italiano, sono stati eletti gli organismi dirigenti della città silana. Ai lavori organizzativi ha presenziato il Segretario della Federazione Provinciale di Cosenza Milena Guzzo, che nel suo intervento ha presentato i progetti del Partito sui tre pilastri tematici: il lavoro, la sanità, la scuola.

“Chi oggi decide di non impegnarsi per migliorare le cose - ha affermato - sta cedendo al lassismo, uno stato d'animo che porta a ripetersi continuamente "tanto non cambia niente", uno stato politico e sociale che definirei depressivo, che è pertanto da considerarsi una vera e propria malattia della società. Molti considerano questo una conseguenza di quanto successo degli ultimi decenni ma è piuttosto una delle cause a nostro parere”.

“Noi comunisti – ha sottolineato Guzzo - abbiamo il dovere di occuparci della nostra società, della sua salute, della sua formazione e del lavoro. Questi non a caso sono le tre colonne tematiche sulle quali a livello nazionale stiamo agendo attivamente. Sulla sanità non ci piegheremo, vogliamo una sanità pubblica, gratuita e di qualità, non cederemo di un passo su queste richieste”.

“Sull’istruzione – ha proseguito - abbiamo in mente una scuola e una università che pensino ai ragazzi e al loro futuro, non sono accettabili ad esempio provvedimenti come l’alternanza scuola-lavoro, un vero e proprio sfruttamento legalizzato, che non solo non contribuisce alla formazione del ragazzo perché non va di fatto a svolgere professioni che richiedono formazione sul campo, ma va inoltre a sottrarre ore di lavoro regolarmente pagate agli altri dipendenti”.

“Per la formazione in più – ha continuato il segretario - abbiamo inaugurato, ancora in forma embrionale, la scuola di formazione Rosa Luxemburg, una forma moderna ed itinerante delle antiche scuole di partito, dei momenti dove i giovani possano parlare e ascoltare di politica e imparare a stare insieme e a rispettarsi. Il lavoro che ci aspetta è durissimo ma dal grande potenziale, ed è fondamentale per realizzare questi grandi progetti ripartire ad agire dai territori. Oggi dunque siamo qui per questo.”

Passando agli adempimenti statutari è stato eletto all’unanimità il comitato direttivo composto da Giuseppe Curia, Giovanni Guzzo, Leonardo Ferrarelli, Vincenzo Raimondo, Giuseppe Tricoci e Enzo Zaffino. Il comitato ha nominato ed eletto, all’unanimità, Giuseppe Curia come primo segretario cittadino del PCI e Vincenzo Raimondo come Tesoriere. La segreteria è stata completata su proposta del neoeletto segretario con l’elezione di Giovanni Guzzo e Leonardo Ferrarelli.

Curia ha poi presentato i progetti del PCI per la città, sottolineando l’assoluta necessità di coinvolgere i cittadini nuovamente nella vita politica “abbiamo in mente - ha detto - grossi progetti, vogliamo sporcarci le mani e lavorare sul campo, uscendo fuori dalle mura. Vogliamo ritornare a parlare di lavoro, ma non sono di lavoro nel settore pubblico che ormai è saturo e assoggettato a logiche clientelari, vogliamo parlare di cooperative, di consorzi, di persone che ricominciano a darsi una mano l’un l’altra”.

“Vogliamo che – ha proseguito - i piccoli produttori e i consumatori di San Giovanni in Fiore e comuni limitrofi intavolino una collaborazione in grado di creare valore e di sopperire al fabbisogno locale. La nostra città ha tutte le carte per diventare un grande centro: abbiamo molte risorse, dalla terra alla nostra bella Sila, al turismo, alle opere di valore storico. Tocca a noi come Partito Comunista Italiano riappropriarci delle nostre risorse”.

“Il nostro paese – ha aggiunto Curia - non può morire così. Negli ultimi anni le logiche clientelari lo hanno progressivamente svuotato di ogni possibilità e di ogni diritto, io confido nell’intelligenza dei sangiovannesi, sono convinto che si sono già resi conto degli errori del passato e spero che troveranno la forza di non cedere più a ricatti e false promesse e di rispondere positivamente al nostro appello. Abbiamo anche in mente delle grosse proposte per la sanità, in linea con le campagne nazionali, per questo filone il contributo del Dott. Raimondo sarà essenziale.”