Irregolarità sui lavori dell’A3, 9 arresti: indagati imprenditori e funzionari pubblici

Vibo Valentia Cronaca

Sono imprenditori e funzionari pubblici le nove persone indagate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia in relazione a delle presunte irregolarità che sarebbero state riscontrate nella gestione dei lavori di ammodernamento di un tratto dell’ex A3 Salerno-Reggio Calabria, oggi autostrada A2 del Mediterraneo.


All’alba di stamani è scattato il blitz. Nel corso dell’operazione, denominata “Chaos”, la Guardia di Finanza vibonese ha eseguito le nove misure cautelari in carcere a carico di altrettante persone (4 imprenditori e 5 funzionari e dipendenti Anas) che, insieme ad altri indagati (in tutto sono quindici, tra responsabili di imprese nel settore dei lavori autostradali, dipendenti delle stesse e funzionari della stessa Anas) a vario titolo sono accusate di frode in pubbliche forniture, truffa aggravata ai danni di ente pubblico, attentato alla sicurezza dei trasporti, abuso d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico.

Contestualmente i militari hanno effettuato anche un sequestro preventivo di beni, per un valore di quasi 13 milioni di euro, a carico tanto delle imprese (tre) quanto dei relativi rappresentanti legali coinvolti nelle indagini; imprese che sono state raggiunte, inoltre, da una misura interdittiva nella quale il Gip vieta alle stesse di stipulare contratti, per un anno, con qualsiasi pubblica amministrazione.

L’OPERAZIONE rappresenta lo sviluppo dell’indagine che, nel maggio dello scorso anno, ha portato al sequestro preventivo del tratto autostradale e di aree e strade provinciali limitrofe interessate da un serio rischio idraulico e idrogeologico, mai considerato in nessuna fase di progettazione, con la conseguente configurabilità del reato di crollo o disastro doloso, nonché al sequestro di somme per oltre 400 mila euro, corrispondenti al profitto illecito che ne sarebbe conseguito con la truffa e il falso commessi dalle imprese esecutrici, attraverso la formazione di documentazione che attestava falsamente l’avvenuto smaltimento di rifiuti speciali di lavorazione, ma che in realtà non sarebbe mai avvenuto.

Secondo gli investigatori emergerebbe un quadro di irregolarità diffuse, manifestatesi in vari episodi di truffa e frodi nelle pubbliche forniture; false certificazioni di lavori mai effettivamente eseguiti o eseguiti solo in parte e in grave difformità rispetto alle previsioni contrattuali; alterazioni della contabilità dei lavori; omissioni, da parte degli organi della Stazione Appaltante, di verifiche e controlli.

Il tutto a vantaggio economico degli aggiudicatari dell’appalto che, secondo quanto sinora emergerebbe dagli accertamenti, avrebbero lucrato somme non dovute per un importo di 12.756.000 euro. Le investigazioni farebbero anche emergere l’esecuzione di opere potenzialmente pericolose per la sicurezza pubblica.

Agli indagati, che in tutto sono quindici, tra responsabili di imprese del settore dei lavori autostradali, dipendenti delle stesse imprese e funzionari dell’Anas, vengono contestate, a vario titolo, le ipotesi di reato di Truffa aggravata ai danni di Ente pubblico, Frode nelle pubbliche forniture, Falso ideologico in atto pubblico, Attentato alla sicurezza dei trasporti e Abuso d’ufficio.

Le indagini sull’ammodernamento affidato in appalto dall’Anas per circa 61 milioni di euro, sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Bruno Giordano e dal Sostituto Benedetta Callea, ed eseguite dalla Compagnia della Guardia di Finanza del capoluogo. Il provvedimento cautelare porta la firma del Gip Gabriella Lupoli.

GLI ARRESTATI

Custodia cautelare in carcere per: Gregorio Cavalleri, 66 anni, di Dalmine (Bergamo); Vincenzo Musarra, 64 anni, di Verdello (Bergamo); Carla Rota, 55 anni, di Almè (Bergamo); Domenico Gallo, 61 anni, di Bovalino.

Ai domiciliari: Consolato Cutrupi, 43 anni, di Reggio Calabria; Giovanni Fiordaliso, 46 anni, di Reggio Calabria; Salvatore Bruni, 41 anni, di Catanzaro; Vincenzo De Vita, 45 anni, di Tropea; Antonino Croce, 37 anni, di Palermo.

Aggiornata alle 13:00