Gemellaggio tra il Comune di Vimodrone e di Cittanova
E’ stato ufficializzato nella mattinata di sabato 1 aprile il gemellaggio tra il Comune di Vimodrone e il Comune di Cittanova, entrambe enti soci di Avviso Pubblico. Nel nuovo municipio di Vimodrone, i primi cittadini Antonio Brescianini e Francesco Cosentino, hanno sigillato con le loro firme l’unione dal grande valore simbolico.
A Lea Garofalo, la testimone di giustizia assassinata otto anni fa a Milano e Ciccio Vinci, lo studente di Cittanova ucciso quarant’anni fa dalla violenza mafiosa, alla loro memoria e alla memoria di tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta è stata dedicata la giornata di sabato, intitolata “Memoria e impegno contro le mafie”, durante la quale i primi cittadini hanno firmato l’atto di gemellaggio tra i comuni di Vimodrone e Cittanova.
Era il 10 dicembre quando Don Luigi Ciotti, all’inaugurazione del nuovo polo bibliotecario cittadino dedicato a Lea Garofalo e alle vittime di crimini mafiosi, fece la proposta al sindaco Brescianini di creare un legame con la città calabrese di Francesco Vinci, ucciso nel 1976 a soli 18 anni per mano della ‘ndrangheta. I due primi cittadini colsero positivamente questa proposta e fissarono la data del 1° aprile per ufficializzare questo accordo, questo gesto di fratellanza tra due paesi così lontani ma uniti nel contrastare l’oppressione dei sistemi mafiosi.
“E’ un gemellaggio che simboleggia la memoria di Lea Garofalo e Francesco Vinci, ma che vuole sottolineare l’importanza di collaborare insieme per la legalità del nostro paese, e ricordare a ogni cittadino la responsabilità morale di non arrendersi”, queste le parole del primo cittadino Brescianini, alle quali si sono aggiunte quelle di Francesco Cosentino: “I coraggiosi valori che le vite di queste due grandi persone ci hanno trasmesso, devono fare in modo che tutti noi guardiamo la vita con i loro occhi, solo così riusciremo a mantenere vivo il ricordo”.
Per Avviso Pubblico era presente il Coordinatore nazionale Pierpaolo Romani, il quale dopo aver ringraziato i due sindaci per l’invito a partecipare a questo evento, ha dichiarato: “Il gemellaggio tra il comune lombardo di Vimodrone e il comune calabrese di Cittanova, entrambi aderenti alla nostra associazione, rappresenta un segnale importante, concreto e particolarmente significativo. In un momento storico dove molti pensano di risolvere problemi più complessi alzando dei muri, questo ponte di memoria e di impegno che Vimodrone e Cittanova hanno costruito da Nord a Sud d'Italia mi sembra un segno di impegno politico, sociale e culturale estremamente significativo”.
“Sono convinto che siano le persone, e soprattutto l’unione delle persone, il mettersi in rete, a fare la differenza – ha concluso il coordinatore Pierpaolo Romani - decidendo da che parte stare, ma nei fatti e non solo con le parole. Il Comune di Vimodrone per esempio ha sottoscritto la Carta di Avviso Pubblico a dimostrazione del fatto che le leggi sono importanti ma non bastano, occorre anche metterci del proprio assumendosi delle responsabilità come quelle contenute nel nostro codice comportamentale. Una responsabilità che tutti devono assumersi, sia i singoli cittadini sia chi ricopre un incarico pubblico, portandolo avanti con disciplina e onore, come ci ricorda l’Articolo 54 della nostra Costituzione.”
All’iniziativa erano presenti anche i sindaci dei comuni di Brugherio, Trucazzano, Gorgonzola, Cinisello Balsamo, Vaprio d’Adda, Bussero, Cassina de Pecchi, Cernusco, Cusano Milanino, Segrate, Pioltello, Gessate, Cassano D’adda e Peschiera Borromeo. Oltre loro era presente Alessandra Dolci, magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ed Enza Rando, avvocato e Vicepresidente di Libera. A coordinare il dibattito Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera informazione. Entro la fine del mese di maggio il sindaco di Vimodrone si recherà a Cittanova, per rinnovare la memoria e l’impegno quotidiano.