Domani a Cosenza la presentazione di “Diario di una ricerca sul sud”
Domani, 06 aprile, alle ore 16 presso la Biblioteca del Liceo Classico 'Telesio' di Cosenza avverrà la presentazione del volume Sud antico. Diario di una ricerca tra filologia ed etnologia di Emanuele Lelli.
Emanuele Lelli insegna latino e greco presso il Liceo 'Tasso' di Roma e collabora con il Dipartimento di studi greco-latini, italiani e scenico-musicali dell’Università 'La Sapienza'. Si è occupato principalmente di poesia ellenistica, di letteratura scientifica e tecnica greca e latina, della tradizione paroemiografica, ma da alcuni anni dedica le sue ricerche alla cultura popolare antica e moderna, con un approccio ‘demofilologico’ che unisce etnografia e filologia classica.
Il Dirigente Scolastico del Liceo Classico 'Telesio, ing. Antonio Iaconianni, ha così commentato: «Sono lieto di poter ospitare nel nostro Liceo il prof. Lelli, studioso attento che in questi ultimi anni ha dato un importante contributo agli studi classici nel nostro Paese. Il suo libro, edito da Bompiani, merita di essere letto, da tutti, dagli adulti come dai giovani - ha continuato il Dirigente - perché già da quella sua curiosa copertina mette magistralmente a confronto il passato ed il presente, rendendoci forse, proprio noi meridionali, un po' più orgogliosi delle nostre origini. La filologia, materia cara ai nostri docenti di latino e greco, e l'etnologia - ha concluso il Dirigente - si incontrano in pagine che accanto ad una indiscussa autorevolezza scientifica, diventano divulgative e di piacevole fruizione».
L'incontro verrà introdotto dalla prof.ssa Adelaide Fongoni, docente di latino e greco del Liceo Classico Telesio, la quale ha ricordato come: «in un ‘viaggio della memoria’, come l’autore stesso definisce questo suo volume, si recupera il volto ‘popolare’ dei classici, con una particolare attenzione alla comunità grecanica dell’Aspromonte. L’opera - ha concluso Fongoni - frutto di una appassionata indagine sul campo condotta dall’autore nell’Italia meridionale, rivela che la memoria degli anziani contadini dell’Aspromonte, dei pastori abruzzesi, degli allevatori salentini e dei caprai dei Nebrodi ha conservato in modo sorprendente credenze, superstizioni, rimedi terapeutici, motivi di canto e proverbi che derivano, per tradizione orale, dal mondo antico».