Fondazione Polizia di Stato, il saluto del questore di Cosenza
Riceviamo e pubblichiamo il discorso del Questore di Cosenza per il 165 anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
“Cittadini di Cosenza e della vasta provincia, cari studenti qui convenuti, a nome di tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, ho il piacere di darvi il più cordiale benvenuto e vi ringrazio di essere presenti nel giorno in cui la Polizia di Stato celebra il 165 anniversario della sua fondazione che da quest’anno, per volere del nostro Capo ha una data fissa: il 10 aprile, giorno della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge n 121 del 1981, che ha disegnato il “nuovo ordinamento dell’amministrazione della Pubblica Sicurezza.”
Innanzitutto rivolgo un commosso ricordo a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato che hanno sacrificato la vita nell’adempimento del dovere. Un pensiero riconoscente ai feriti e a tutti gli invalidi per il servizio, che con la loro sofferenza testimoniano il contributo che tutte le forze di Polizia pagano per la salvaguardia della sicurezza dei cittadini. Desidero rivolgere la mia personale riconoscenza al Signor Prefetto Gianfranco Tomao per la sensibilità ed il qualificato impegno che pone nell’esercizio del suo alto ruolo istituzionale, per il tratto discreto e sobrio nell’esercizio dell’alto e delicato compito di coordinamento delle quattro forze di Polizia verso le quali ha mostrato stretta vicinanza.
Saluto calorosamente l’Arcivescovo emerito di Cosenza, Monsignor Francesco Nolè, vertice della comunità ecclesiale, a cui rivolgo il mio deferente pensiero per l’insostituibile attività pastorale e sociale. Rivolgo un saluto al Sindaco della Città di Cosenza Dr. Mario Occhiuto, rappresentante del popolo ed in questa veste lo ringrazio per aver reso disponibile questa splendida cornice, simbolo di questo territorio, e per aver contribuito alla risoluzione di alcuni problemi organizzativi che l’evento ha richiesto. Un caro saluto ed un sincero ringraziamento al Presidente tribunale Mingrone, fuori sede, che mi ha fatto pervenire un messaggio di vicinanza, al signor Procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo, per la prima volta a questa festa nel suo ruolo, per l’azione propositiva, il pragmatismo e la sua attenzione ai temi della sicurezza.
Un pensiero a tutti i vertici delle rispettive amministrazioni presenti, rappresentanti di categoria e naturalmente ai comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Colonnelli Fabio Ottaviani e Marco Grazioli con i quali è stata raggiunta un’intesa eccellente nella coordinata e sinergica gestione tecnica delle politiche della sicurezza in provincia. Le forze di Polizia Italiane sanno lavorare assieme. Colgo l’occasione inoltre per ringraziare gli operatori della stampa e dell’informazione in genere per l’obiettività del loro lavoro e per la costante attenzione verso il nostro operato.
Saluto calorosamente ancora, tutte le rappresentanze sindacali del personale della Polizia di Stato e dell’amministrazione civile dell’Interno per la loro azione propositiva. All’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, testimoni della congiunzione ideale della continuità delle tradizioni, tra il passato, presente e futuro. Un orgoglioso ringraziamento va alla rappresentanza del nucleo operativo centrale di sicurezza (NOCS) che il Signor Capo della Polizia ha voluto regalare alla città di Cosenza. Grazie anche alle specialità; in primis la Polizia Stradale che quest’anno festeggia i 70 anni dalla sua fondazione. Agli uomini della Stradale va un particolare e sincero ringraziamento perché giorno e notte vigilano sulla sicurezza degli utenti della strada assicurando la libertà di circolazione.
Ringrazio la polizia Postale, i cinofili oggi presenti, artificieri ed il Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale che contribuisce in maniera rilevante a portare i colori della Polizia in tutta la provincia ( sono stati 35 i comuni visitati quest’anno).
Saluto agli “agenti”. Cosa dire ora ai miei “Agenti” ( termine che abbraccia tutti gli operatori, senza distinzione di sesso, ruolo) della Polizia di Stato nel giorno della nostra festa? Dovrei ricordar loro ancora una volta Dovere, Legge, ed altre maiuscole? Alla mia prima festa vi ho chiesto di “Gettare il cuore oltre l’ostacolo!” e voi lo avete fatto. Il secondo anno vi ho invitato ad “ Amare e rispettare questo territorio continuando ad impegnarvi giorno dopo giorno!” Avete fatto anche questo. Quest’anno non ho da chiedervi nulla, vi devo solo ringraziare ed abbracciare idealmente tutti ricordando che: “ dietro le divise ci sono persone.”
Leaderschip performante. Gentili ospiti, il loro “capo”, nel periodo di gestione, non ha scelto un modello di leadership assecondante, la linea del “vogliamoci bene” e del consenso facile ottenuto praticando il noto motto: “vivi e lascia vivere”. Ho chiesto ed ottenuto efficienza. Ma queste sono persone come tutte le altre, con problemi, acciacchi, ansie, desideri, che hanno scelto un lavoro difficile, particolarmente difficile. E’ difficile e pericoloso vivere al confine tra bene e male ( in proposito mi viene in mente un articolo scritto dall’allora giovane giornalista, Indro Montanelli all’epoca inviato negli Stati uniti d’America dal titolo: “poliziotti allo specchio”, traendo spunto da un giuramento degli allievi di una scuola di polizia in cui si descrive la dura realtà della vita da strada attraverso gli occhi, privi filtri, di un istruttore di nome Jefferson).
Questi “Agenti oggi devono essere ringraziati perché hanno risposto all’appello. Non perché glielo ha chiesto il loro Questore ma perché sentivano di farlo. I dati sono chiari, le prestazioni in termini di efficienza sono misurabili con parametri certi ( sto sfatando un mito) la Questura di Cosenza ha notevolmente aumentato la propria produttività. La Polizia è più presente e produce di più. Certo, si può fare meglio, si può fare sempre di più. Questi uomini non si sono tirati indietro. Non occorre che qualcuno glielo chieda.
Sono “Poliziotti Sempre”, che non si sottraggono mai ai propri doveri anche al di fuori dell’orario di servizio. Sono stati ben 10 gli agenti che in provincia, nel corso dell’anno, sono stati costretti a colluttazioni, vittime di aggressioni o rimasti feriti durante i soccorsi prestati. Faccio alcuni nomi di alcuni di loro per abbracciare e ringraziare idealmente tutti. Ringrazio l’assistente capo Carmelo Ammirata che non ha esitato ad accogliere il grido di aiuto pervenuto da una donna il 6 agosto scorso sull’utenza di soccorso pubblico 113 ed interveniva per difenderla dalle violenza del marito, e prima di arrestarlo – faticosamente - per maltrattamenti in famiglia e resistenza, ne subiva la rabbiosa aggressione con pugni e calci che gli procurava la frattura scomposta della mano!
Non Ringrazio l’ispettore Capo Giancarlo Pullano che al termine di questa cerimonia partirà per Roma ove domani, al “Pincio”, avrà ben più qualificati ringraziamenti in quanto, durante un turno di volante, lo scorso 16 febbraio, sfruttando le sue competenze mediche, eseguiva vitali manovre di primo soccorso, così salvando la vita ad una bimba di due anni, affidatagli tra le braccia da un padre disperato. Loro rispondono sempre , sia che si tratta di effettuare la gestione di uno sbarco di migranti , o di un improvviso servizio di ordine pubblico o accompagnamento. Sono questi gli uomini e le donne della sicurezza, sono questi i miei uomini!
Aumento ore “front office”. Quest’anno ci siamo posti come obiettivo quello di accrescere, sia la sicurezza sia i servizi al cittadino aumentando le ore di front office della Questura di Cosenza. Abbiamo così aumentato, specialmente nelle ore serali, gli orari di apertura dell’ufficio denunce , il numero di Volanti sul territorio , rafforzato l’ufficio immigrazione e ottimi risultati sono stati prodotti delle Divisioni Amministrativa e Anticrimine. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo messo in campo le nostre energie migliori, chiedendo uno sforzo suppletivo al nostro personale che ha risposto con entusiasmo, spirito di abnegazione e onore per la divisa che giornalmente indossa.
Criminalità. L’andamento della delittuosità dei reati denunciati in provincia rispecchia il calo nazionale. A fronte dei 26202 reati del 2015, nel 2016 si registrano 23740 reati, con una flessione del 10%. Con particolare incidenza dalla fine dell’anno e dei primi mesi del 2017, si registra un aumento delle rapine che sono passate da 139 nel 2015 a 163 nel 2016.
Esserci sempre ( e quando serve). Anche quest’anno il motto che il Dipartimento ha individuato per la nostra giornata di festa e di memoria è “esserci sempre,” ( ed esserci quando serve) e posso dire con fierezza che i poliziotti tutti della Provincia di Cosenza hanno dimostrato di esserci sempre, con il loro costante impegno nella prevenzione, nel contrasto alla criminalità, nel soccorso pubblico, nel garantire la buona riuscita di ogni manifestazione pubblica e nella pronta risposta alle esigenze di sicurezza di chi chiama il 113.
Esserci sempre è la sintesi della quotidianità del nostro impegno; esserci sempre è l’idea del poliziotto al servizio concreto del cittadino; esserci sempre vuol dire presidio di legalità e argine al sopruso ed alla prevaricazione. Questo noi ci sforziamo di essere, e mi piace pensare che questa sia la percezione che di noi ha il cittadino. Come potrete vedere sullo schermo posto all’ingresso del Castello, anche quest’anno abbiamo raccontato in un filmato “un anno di polizia”, alcuni dei momenti simbolici dell’essere “Poliziotto in provincia di Cosenza”.
Ci sono davvero tante immagini, tra cui le giornate trascorse tra la gente, in varie piazze della provincia, nell’ambito del progetto camper antiviolenza della Polizia di Stato “…questo non è amore”, nato per contrastare il fenomeno della “violenza di genere” mettendo a fattor comune le risorse e le competenze di tutti i protagonisti, pubblici e privati. Su questa tematica ho investito tanto, ho fortemente voluto la formazione degli uomini della Questura di Cosenza, a partire dal personale delle Volanti e dell’Ufficio Denunce, affinché abbiano il giusto approccio e sensibilità per imparare a riconoscere la violenza e per favorire l’emersione del fenomeno a mezzo delle denunce. Anche in quest’ambito la battaglia più importante si combatte sul fronte della prevenzione ( processing Card, EVA).
Come diretta conseguenza di questo impegno, nel 2016 e nell’anno in corso, rispetto al 2015, si è registrato un aumento del numero di donne che ci hanno denunciato questi reati ed un aumento di ammonimenti del Questore, un incremento delle comunicazioni di notizie di reato all’A.G. per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, e dell’esecuzione di misure cautelari per questi reati. Nell’ottica di prossimità si inserisce il progetto, gestito dalla Divisione Anticrimine, “Illegalità No Grazie”, ideato per gli studenti, stimolati a promuovere e praticare la cultura della legalità ed a riconoscere ed isolare fenomeni di Bullismo, Cyber Bullismo e violenza di genere.
Sono tanti i momenti, i successi e i progetti che vorrei raccontarvi e ripercorrere. Alcuni di questi sono raccolti nel docufilm come la gestione dei grandi eventi di ordine pubblico, l’intervento degli uomini delle volanti che hanno arrestato in flagranza di reato due violenti rapinatori, fino ad arrivare alla settimana scorsa, quando a Corigliano Calabro con il progetto “una vita da social”, abbiamo incontrato oltre 600 studenti delle classi medie superiori per informarli ed educarli su come difendersi dai pericoli derivanti dal grande universo dei social network.
Il settore preventivo, il più difficile, ci impegna sia sotto la funzione di presidio e controllo del territorio che nel settore prioritario del mantenimento dell’ordine pubblico, con la gestione e la predisposizione dei dispositivi di sicurezza in occasione di Eventi significativi, ( non manifestare nelle strade) e nell’ambito del settore repressivo dove, pure, si sono ottenuti importanti risultati. La sicurezza è un’espressione dinamica, che riassume un sistema di tutele costantemente crescenti, e vuole e deve, non solo garantire i diritti inviolabili della persona, ma anche rimuovere i condizionamenti che limitano la libertà e alterano l’uguaglianza dei cittadini.
Per questo, per il secondo anno consecutivo, ho voluto premiare le azioni di tre cittadini consegnando loro il “riconoscimento per il cittadino più virtuoso” che ho fortemente voluto ed istituito l’anno scorso. È un riconoscimento simbolico per cittadini che si sono distinti per elevato senso civico nella comune costruzione della sicurezza. Viva la Polizia di Stato e la Questura di Cosenza”.