Vertenza eolico, il Comune di Girifalco ottiene decreto ingiuntivo da 160mila euro
Decreto ingiuntivo da 160mila euro a favore del Comune di Girifalco. L’Ente raggiunge, infatti, un primo ed importante traguardo nella vertenza contro la Peg, la multinazionale che gestisce il Parco Eolico.
Il Comune, difeso dall’avvocato Vincenzo Genovese, ha ottenuto dal Tribunale un decreto ingiuntivo contro la società per il pagamento immediato in favore dell’ente di una somma pari a 160.876 euro oltre agli interessi legali. A dicembre scorso il Comune ha avviato la causa contro la Società diffidandola a pagare le spettanze dovute previste dalla convenzione sottoscritta il 12 aprile 2006 ed avente ad oggetto la regolamentazione dei rapporti presenti e futuri per la realizzazione ed il successivo esercizio di una centrale per la produzione di energia elettrica derivante da fonte eolica.
L'atto stragiudiziale di diffida e messa in mora firmato dall'avvocato Vincenzo Genovese, incaricato dal Comune a difenderne le istanze, altro non è che l'invito a rispettare i termini della convenzione.
La convenzione. Nel documento vengono ripercorse le fasi salienti della vicenda. A partire, per l'appunto, dalla sottoscrizione della convenzione avente ad oggetto la regolamentazione dei rapporti presenti e futuri per la realizzazione ed il successivo esercizio di una centrale per la produzione di energia elettrica da fonte eolica avente una potenza massima di circa 44 MW nel territorio del Comune di Girifalco ed in generale di tutte le relative opere accessorie e di collegamento e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e al funzionamento della centrale elettrica.
La convenzione, in questione, è stata stipulata per una durata di 30 anni dalla data di messa in esercizio del Parco Eolico. Nel documento si parla, ancora, delle obbligazioni della società e del corrispettivo. Rispetto a questo ultimo punto la convenzione prevede che la società avrebbe dovuto corrispondere il canone al Comune per tutta la durata della Convenzione calcolato secondo quanto disposto dall'articolo 2425 e secondo i principi contabili e fiscali vigenti in materia di società di capitali e fissato, comunque, un corrispettivo minimo.
Secondo quanto previsto dalla convenzione l'obbligo di corresponsione del canone sarebbe dovuto decorrere dalla data di messa in esercizio del Parco Eolico e si sarebbe dovuto intendere comprensivo della costituzione di ogni ulteriore diritto reale o obbligatorio sulle proprietà del Comune. Per effetto di questa convenzione la società ha ottenuto dalla Regione Calabria, ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo 387/2003, l'autorizzazione unica – con decreto dirigenziale 11928 dell'8 agosto 2007 e pubblicata sul Burc il 28 settembre 2007 – alla costruzione ed all'esercizio di un impianto eolico composto da 22 turbine, per una potenza pari a 44 MW e delle opere connesse, ricadenti nel territorio del Comune di Girifalco. Il Comune di Girifalco – proprietario di un appezzamento di terreno in località Comunella di Girifalco – ha concesso alla Peg Srl con atto di costituzione di diritti reali di godimento "il diritto di costruire e mantenere sul suolo suddetto infrastrutture (torri eoliche ed infrastrutture elettrice) necessarie alla realizzazione di un parco eolico".
La Peg – aderendo alle prescrizioni della Provincia di Catanzaro – si è determinata a stralciare 10 aerogeneratori e rinunciato, altresì, alla realizzazione di una delle turbine eoliche. Pertanto ad oggi l'impianto è costituito da 11 aerogeneratori per una potenza complessiva pari a 27,5 MW. La società Peg ha, infine, per come dalla stessa dichiarato per il tramite dei propri rappresentanti, connesso l'impianto eolico sito in Girifalco alla rete elettrica a partire dal 14 gennaio 2010 e generato ricavi derivanti dalla sola vendita di energia elettrica alla data del 31 dicembre 2010 per un ammontare complessivo di 1milione e 488mila euro da sommarsi a quelli prodotti dai certificati verdi la cui stima per l'anno solare 2010 era pari a 1 milione 189 mila euro.
La battaglia legale. La causa intentata dal Comune segue, quindi, due strade: quella per ottenere le somme dovute all’ente per la locazione dei terreni concessi e quelli per ricevere le royalties previste dalla convenzione vale a dire la percentuale del 10 per cento sul guadagno netto annuo derivato alla società dalla produzione di energia elettrica da fondi rinnovabili. Su entrambi gli aspetti la Peg si è dimostrata inadempiente. Dopo l’ottenimento del decreto ingiuntivo contro la multinazionale per il pagamento relativo al canone di locazione la vertenza prosegue per il riconoscimento delle royalties. Per questo motivo il Comune ha affidato all’avvocato Giuseppe Corea, per come si evince dalla delibera 76 del 29 marzo, l’incarico di ricoprire il ruolo di arbitro nel collegio che dovrà pronunciarsi su questo aspetto.