La Rete antiviolenza incontra l’assessore Roccisano
Chiedono la presenza della Rete Urbana Antiviolenza ai prossimi incontri indetti dal prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao nell'ambito del progetto "Rosa bianca", promosso dalla Commissione regionale pari opportunità. La richiesta arriva dalle componenti dell'organismo nato dai Comuni aderenti al protocollo Anci-Di.Re durante l'incontro svoltosi lo scorso mercoledì a Castrolibero.
La Rua ha chiesto all'assessore regionale Roccisano, presente alla riunione, di farsi portavoce della richiesta durante la prossima riunione del tavolo regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne.
La Rete Urbana Antiviolenza che Rende (capofila), Castrolibero e Cosenza hanno costituito il 25 novembre del 2015 nasce dalla condivisione delle linee guide del protocollo Anci-Di.Re sottoscritto dai comuni dell'area urbana. “Riteniamo che – spiegano da DiRe - l'esistenza di una pluralità di organismi debba essere valore aggiunto, ma bisogna coinvolgere tutti gli attori che da decenni si occupano di contrasto e prevenzione della violenza di genere e, soprattutto, che siano le linee guida a tracciare un percorso comune. Oggi si ci presenta una grande occasione nel lavoro che svolgiamo perché chi siede al tavolo regionale possiede un bagaglio esperienziale nel campo della violenza contro le donne".
La stessa Roccisano ha sottolineato come "il protocollo proposto dalla Commissione andava discusso al tavolo regionale prima di essere proposto alle prefetture visto il suo contenuto. È una scelta politica ben precisa quella fatta dalla giunta regionale: non è un vincolo, ma una ricchezza avere all'interno del tavolo regionale elementi che possano vantare una tale ricchezza. Salutiamo positivamente tutti i progetti che si occupano del tema ma purché si vada tutti nella stessa direzione tenendo conto delle importanti realtà che sui territori da anni si occupano del tema della violenza sulle donne. Il coinvolgimento di tutte le realtà operative consentirà al protocollo di essere davvero rispondente all'interesse delle donne e che il tavolo regionale, convocato per il 18, lavorerà in questa direzione."
La Rua ha dichiarato infine che "è in discussione il codice donna ai tavoli interministeriali del piano strategico nazionale contro la violenza alle donne dove partecipa anche Di.Re e alle cui direttive tutti gli enti locali dovranno adeguarsi. Per questi motivi riteniamo che il percorso indicato da "Rosa bianca" sia in contrasto con la Convenzione di Istanbul e con la stessa legge 119. Da qui l'importanza di costruire una rete territoriale che coinvolga anche i consultori in un processo che non debba medicalizzare la vittima di violenza, ma bensì salvaguardarne il proprio percorso di autodeterminazione".