Riunione annuale Airtum: in Calabria meno tumori che nel resto d’Italia
Si è tenuta a Catanzaro la XXI Riunione Scientifica Annuale dell’Associazione italiana dei registri tumori che ha visto la partecipazione dei più importanti personaggi scientifici del panorama nazionale nello studio di patologie oncologiche.
I registri tumori italiani accreditati da Airtum si sono riuniti per la prima volta in Calabria ad opera dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, sede del primo Registri Tumori accreditato nella regione, per un momento di confronto sugli studi e sulle esperienze maturate nelle varie regioni.
Tra le conclusioni dei lavori è stato evidenziato che nella nostra regione, come nelle altre del Sud, ci si ammala di meno di tumore rispetto al resto del Paese. Alla base di questa differenza possono esserci fattori protettivi (differenti stili di vita, abitudini alimentari, fattori riproduttivi) ma anche una minore esposizione a fattori cancerogeni (abitudine al fumo, inquinamento ambientale), come indicato anche dal volume “I numeri del Cancro in Italia 2016” prodotto dai gruppi di lavoro Airtum-Aiom (Associazione Italiana Oncologi Medici).
Il Presidente di Airtum, Lucia Mangone, ha invitato alla Riunione professionisti di spessore come Ugo Pastorino, esperto di fama internazionale nel trattamento dei Tumori Polmonari, che presta la sua opera presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano; e come Pietro Comba, Direttore del Reparto di Epidemiologia Ambientale dell’Istituto Superiore di Sanità, chiamato in causa nella valutazione di tutte le problematiche nazionali inerenti insorgenza di patologie oncologiche attribuite a problematiche ambientali, operante presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Specialisti di elevatissimo livello nella registrazione oncologica provenienti da tutte le Regioni Italiane hanno portato inoltre un fondamentale contributo allo svolgimento dei lavori.
Il Direttore generale dell’ASP di Catanzaro, Giuseppe Perri, insieme al Direttore del Registro Tumori, Antonella Sutera Sardo, hanno accolto i numerosi partecipanti esprimendo la loro soddisfazione per la generosa risposta all’invito calabrese.
“Avere il registro tumori – ha dichiarato Perri - è un atto di civiltà oltre ad essere uno strumento importantissimo per i decisori politici perché è pieno di informazioni indispensabili per la programmazione sanitaria”.
Nell’occasione della riunione nazionale è stato proclamato da Airtun l’accreditamento del Registro Tumori di Cosenza, condotto dalla dottoressa Anna Giorno e di Crotone, condotto dal dottor Giancarmine La Greca; un passo in avanti importante per avere un quadro sempre più preciso della situazione oncologica calabrese. Anche il Registro di Reggio Calabria, avviato ormai da tempo e condotto dalla dottoressa Filomena Zappia, ha contribuito ai lavori con una efficace comunicazione sul “Caso Africo”.
Sutera Sardo ha spiegato che “la produzione dei dati del Registro di Cosenza-Crotone, associata a quella del Registro dell’ASP di Catanzaro, già accreditato da diversi anni, ha fatto raggiungere una copertura della popolazione calabrese che supera il 50%”.
La tendenza ormai ben definita dei Registri Tumori accreditati, di contribuire all’analisi dei dati di incidenza dei tumori in relazione anche ai fattori di rischio ambientale, fa ben sperare di poter dare, entro tempi brevi, risposte sempre più precise e ben definite alle domande della popolazione e delle autorità sullo stato di salute dei residenti nei “territori contaminati” eventualmente segnalati dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal).