Lite per motivi di vicinato, fa inversione e lo investe: fermato per tentato omicidio
All’apparenza un incidente stradale. Ma il fiuto dei carabinieri ha fatto da subito sospettare che dietro un banale investimento ci fosse ben altro. È così che un 53enne di Rizziconi, Salvatore Iannì, è finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio.
I fatti risalgono al tardo pomeriggio del 15 aprile quanto è giunta una telefonata ai carabinieri della stazione locale con cui un cittadino segnalava un incidente, avvenuto poco prima in Via Canova, nel quale era rimasto coinvolto un pedone.
La vittima era stata intanto portata nel pronto soccorso dell’Ospedale di Polistena dove le erano state riscontrate diverse fratture e delle lesioni.
Una volta arrivati nel nosocomio i militari hanno subito capito che non si trattava di un semplice incidente ma che il gesto poteva essere stato “intenzionale e doloso”.
Gli investigatori hanno così sentito alcuni testimoni, compresa la vittima, e subito si sono messi sulle tracce del responsabile. Secondo la loro tesi, nel tardo pomeriggio, Iannì e la vittima (R.G. di 51 anni) avrebbero avuto una lite, forse per questioni di vicinato, al termine della quale il 53enne si sarebbe allontanato con la sua auto e poi, fatta inversione, si sarebbe lanciato a velocità sostenuta in direzione del vicino che, colpito, era stato scaraventato a terra.
Dopo qualche ora, in una casa in costruzione riconducibile al presunto investitore, i militari hanno rintracciato l’autovettura che presentava dei segni evidenti di urto sulla carrozzeria e sul parabrezza anteriore. Intanto, nella stessa serata, Iannì si era presentato da solo in caserma.
Dei fatti era stato informato il Pubblico Ministero di turno alla Procura di Palmi che, giunto personalmente sul posto, aveva sottoposto ad interrogatorio il 53enne, davanti al suo legale, durante il quale lo stesso aveva poi ammesso le sue responsabilità e per questo nei suoi confronti era scattato il fermo di indiziato di delitto. Iannì era stato trasferito nella Casa Circondariale di Palmi in attesa della convalida del GIP che stamani ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Le indagini sono state condotte dai Carabinieri della Stazione di Rizzino, agli ordini del Maresciallo Capo Giuseppe Sozio, e dai colleghi del di Gioia Tauro, coordinati dal Comandante, il Tenente Gabriele Lombardo.