Il brigantaggio al Sud e nel Pollino: una mostra a Castrovillari
Verrà inaugurata sabato 29 aprile alle 10, presso l'Archivio di Stato sezione di Castrovillari e la Sala museale del Castello aragonese, la mostra documentaria-didattica "Cuore e fucile. Il Brigantaggio nel Meridione e nelle terre del Pollino".
La mostra, patrocinata dal Parco Nazionale del Pollino, dall'Archivio di Stato di Cosenza e dal Comune di Castrovillari, è stata realizzata dall'Archivio di Stato locale e dall'Associazione Mystica Calabria.
A curare l'esposizione sono stati Gaetano Bloise e Ines Ferrante, con il contributo di Francesca Tocci per le riproduzione degli abiti storici, di Luigi Di Puglia Pugliese e di Domenico Gallo per la realizzazione del diorama "Briganti Patrioti".
La mostra si sviluppa come un vero e proprio percorso divulgativo strutturato dove verranno esposti sia i documenti del Fondo brigantaggio che custodisce, tra l'altro gli atti del Tribunale Militare Straordinario, sia pannelli didattici tematici ricchi di informazioni attinenti la vita sociale dell'epoca e il fenomeno del brigantaggio, dai nomi delle bande ai loro movimenti nel territorio, agli atti commessi nelle loro scorrerie, dall'aspetto dei briganti più famosi alle notizie riguardanti il cosiddetto manutengolismo, ossia l'appoggio fornito dai cittadini di ogni ceto ai briganti, fino alle figure femminili che condividevano quello stile di vita.
L'iniziativa, rivolta soprattutto alle scuole, agli insegnanti e agli alunni, mira alla divulgazione delle principali vicende storiche del fenomeno brigantaggio, sulla base degli scritti di Giuseppe Rizzo e Antonio La Rocca e del progetto web ribellidelpollino Terra Ribelle 1860-1865, curato dallo studente universitario Nicola Salvatore Salerno.
L'esposizione vuole raccontare senza miti e senza criminali, ma sicuramente lontano da una riduttiva lettura di banditismo, quella che fu "una sofferta e feroce ricerca di libertà e giustizia", "il desiderio di riscatto sociale, di un mondo e di una società migliore e l’affermazione del senso di appartenenza alla propria identità culturale".
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino al 21 maggio, seguendo gli orari degli uffici dell'Archivio di Stato di Castrovillari, mentre per il Castello aragonese ogni sabato e domenica (10.30-12.30 e 17-19).