Comune Cosenza, Consiglio approva manovra assestamento bilancio

Cosenza Politica

Con un minuto di raccoglimento in memoria dell'on. Avv. Benito Falvo, recentemente scomparso, comincia la seduta del Consiglio Comunale di Cosenza, presieduta da Antonio Ciacco, per l'approvazione dell'assestamento generale di bilancio. Il Consiglio ratifica la decisione della Conferenza dei Capigruppo di accorpare in un unico dibattito i punti dal 2 al 5, tutti di natura finanziaria, mantenendo votazioni separate. In particolare rispetto al punto 2, relativo all'utilizzo del fondo di riserva, è il Presidente Ciacco a procedere alla comunicazione delle delibere di Giunta con le quali si è proceduto ad utilizzare il suddetto fondo, rispettivamente per € 110.000 destinati al mantenimento di ville, parchi e giardini, nonché all'intervento di potatura straordinaria. Il fondo di riserva è stato inoltre utilizzato per € 34.000 che sono stati destinati ad attività del patrimonio immobiliare, al trasloco dell'ufficio anagrafe ed urbanistica presso il loft dei “2 Fiumi”, con completamento degli arredi e delle attrezzature.

L'esito delle votazioni

Comunicazione su deliberazioni della Giunta su utilizzazione del fondo di riserva: 21 voti a favore, 2 astenuti;

Ratifica deliberazione Giunta comunale su Variazioni in termini di competenza e di bilancio pluriennale 2010-2012: 21 voti a favore, 2 astenuti;

Variazione di assestamento generale: 21 voti a favore, due astenuti;

Comunicazione deliberazione della Corte dei Conti: 21 voti a favore, 2 astenuti.

Relazione dell'Assessore Maria Lucente sulla variazione di assestamento generale

La manovra di Assestamento Generale rappresenta l’ultimo atto relativo al Bilancio di previsione 2010, consistendo, come è noto, nella verifica della permanenza degli equilibri economici e finanziari e del pareggio relativi all’esercizio in chiusura al 31.12.2010. Anche questa volta, come in tutti i momenti di analisi finanziaria (Bilancio di Previsione, Bilancio Consuntivo, Equilibri, Rinegoziazione dei mutui, chiusura degli SWAP) non si può non partire dalla crisi economica in cui siamo completamente immersi e sulla quale tutti da tempo concentriamo le nostre attenzioni e le nostre preoccupazioni. Tutti, ognuno con le proprie responsabilità e i propri strumenti interpretativi, stiamo analizzando le cause di questa crisi strutturale e finanziaria, ma nessuno osa più né negarla né sottovalutarla.

Una crisi, secondo una valutazione personale e di parte, che ci fa fare i conti con le contraddizioni di una ideologia, quella del liberismo e del mercato senza regole, che era diventato un totem. Il sistema è esploso, evidenziando una sperequazione e un livello di disuguaglianza ormai senza controllo.

All’interno di questa difficoltà globale è stato difficile approntare una manovra di correzione di entità certamente rilevante, al fine di assicurare la tenuta sociale del territorio e l’economia locale: obiettivi questi, verso i quali la Giunta Perugini ha lavorato in questi difficili anni di Amministrazione. I termini spesso usati e oggi ribaditi sono sacrificio, assestamento, ma anche rilancio, perché al termine del mandato vogliamo lasciare una città con i conti in ordine e servizi stabili e che funzionano.

Questa è la filosofia seguita per la stesura dell’assestamento, che ha previsto necessari, quanto sofferti tagli. Infatti, il controllo del Programma e delle previsioni di entrate e di spese ha fatto registrare una differenza in negativo del 6%, pari a Euro 4.688.242,00.

L’80% di questa cifra è dovuto al mancato trasferimento regionale di Euro 3.000.000,00, che in sostanza rappresentava il 50% del pagamento delle Cooperative; per il restante 20% si tratta sempre di mancate entrate; comunque, a fronte di una previsione di spese pari a Euro 87.480.824, lo scostamento non può essere definito fisiologico, ma certamente è contenuto.

Infatti, se la Regione avesse rispettato l’impegno, a suo tempo assunto, la previsione di Bilancio si sarebbe realizzata al 98%, e ciò sarebbe stato un risultato straordinario.

Perciò, al fine di bilanciare queste mancate entrate, si è proceduto a tagliare spese non obbligatorie e non ancora impegnate, in ragione anche di un responsabile monitoraggio delle spese che con cautela è stato operato dagli Uffici.

Ci si è attenuti con scrupolo alle indicazioni ministeriali relative alla veridicità delle voci di Bilancio, ai trasferimenti erariali, anche se sapevamo essere prudenziali di fronte al trend storico, al rispetto del Patto di stabilità, che accentua in negativo la sua pressione, considerando anche il dato di una manovra finanziaria 2011, la prossima, che scaricherà metà dello sforzo di risanamento dei conti pubblici sugli EE.LL. Quindi la situazione diventerà tanto pesante da costringere verosimilmente molti Enti Locali a tagliare i servizi alla persona, il trasporto pubblico, gli investimenti, e non sono pochi i Comuni che hanno già proceduto verso questi tagli.

L’Amministrazione a Cosenza ha, invece, mantenuto con senso di forte responsabilità e quindi di caparbietà la barra dritta su un impegno oneroso che aveva assunto: quello di difendere ciò che è stato costruito, anzi di potenziarlo, a costo di grandi sacrifici e di stress operativi quotidiani. Ha mantenuto inalterati i ticket relativi ai servizi a domanda individuale: asili-nido,scuola-bus, pre-post scuola, e a tale proposito è sempre opportuno ribadire che da un’indagine nazionale, riportata da “Il Sole 24 ore”, i nostri servizi socio-educativi, in modo specifico gli asili nido, sono quelli che in Italia vengono offerti, a minor costo, agli utenti della nostra città, venendo incontro alle famiglie colpite in modo sempre più afflittivo dalla crisi economica.

L’attenzione al Welfare è stata confermata, sostenendo politiche di supporto alla popolazione attraverso il sostegno abitativo, il fondo per le famiglie disagiate, l’assistenza domiciliare per anziani e i soggetti diversamente abili, l’assistenza nelle scuole agli alunni diversamente abili, le agevolazioni fiscali (esenzione e riduzione TARSU).

Questa Amministrazione continua a mantenere in un posto prioritario la salvaguardia dei livelli occupazionali: nessun lavoratore è stato tagliato fuori e, ripetiamolo, poteva non essere così. Il Governo ha amputato spietatamente migliaia di posti di lavoro, lasciando famiglie alla disperazione più totale e giovani sempre più scoraggiati e sfiduciati.

Quindi, è stato confermato l’impegno finanziario per le Cooperative di tipo A. A tale proposito ricordiamo che la Regione Calabria aveva garantito, con atti formali, l’erogazione di un finanziamento necessario per assicurare un lavoro a 600 persone; impegno ribadito di recente anche di recente dall’assessore Aiello. In realtà, il Comune è stato lasciato da solo ad affrontare, con le proprie scarse risorse, l’intero peso sociale della questione. La sostanza di tutto ciò è che il Comune, di tutta urgenza, ha dovuto tagliare per circa 3.000.000 di euro la spesa corrente, sacrificando voci già iscritte in bilancio, destinate ad altri settori della vita amministrativa.

In tale situazione, non volendo e non potendo aumentare le entrate, si è scelta la strategia finanziaria di riduzione degli oneri connessi al pagamento dei mutui. Infatti, si è, recentemente, proceduto alla rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, senza aggravio di spese per il Comune e senza ricorrere ad ulteriore indebitamento, realizzando una convenienza economica e finanziaria, opportuna nell’attuale congiuntura economica, indiscutibilmente difficile. Si è proceduto alla risoluzione anticipata dei contratti SWAP, per come suggerito più volte dalla Corte dei Conti, ricavandone un introito pari a circa Euro 500.000.

L’Amministrazione ha fatto anche un’altra significativa scelta: quella di destinare ad investimenti l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione, anche se la normativa vigente consente l’utilizzo di una parte consistente degli oneri per il finanziamento della spesa corrente e anche se l’ANCI sta insistendo affinché si possa ottenere per il prossimo triennio la deroga che consente di destinare al finanziamento della spesa corrente il 75% degli oneri di urbanizzazione.

È evidente che la scelta operata dall’Amministrazione privilegia la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria e quindi spese in conto capitale, confermando un’azione amministrativa ispirata a sani e corretti principi finanziari.

Consapevoli che, oltre le criticità sopra evidenziate, affronteremo riduzioni di spese a causa della significativa contrazione strutturale delle entrate, dovuta alla scelta del governo nazionale di scaricare circa il 60% del costo della manovra finanziaria sulle autonomie locali, con l’approvazione dell’Assestamento di Bilancio, il Comune intende proseguire nella direzione tracciata ad inizio consiliatura e che ha collocato Cosenza, sempre da un’indagine de “Il Sole 24 ore”, tra i pochissimi Comuni (4 o 5) che in Italia hanno meglio espresso e dimostrato di sapere ricalcare lo stile del saggio ed equilibrato “buon padre di famiglia”, un’espressione, questa, antica e di effetto, ma che definisce senza dubbio una dimensione, in questo caso politica e amministrativa, ispirata a rigore e rettitudine, per come prescrivono le norme contabili, ma anche, e soprattutto, a principi etici a tutela delle future Amministrazioni.

Il Presidente della Commissione Bilancio Raffaele Zuccarelli (PD) interviene per dire che la Commissione ha approvato la pratica con 4 voti favorevoli ed uno solo contrario. Ricorda poi l'Amministrazione comunale sta facendo i salti mortali per mantenere le cooperative, e che la Regione Calabria è inadempiente rispetto al Comune non solo per le somme da destinare alle cooperative ma anche per una serie di progetti approvati dalla precedente Giunta. Il consigliere del PD infine segnala la difficoltà a riunire le commissioni per assenza dei consiglieri.


Dibattito

Sergio Nucci (Gruppo Misto)

“L'abbiamo detto, i bilanci sono fatti di numeri e questi numeri possono risultare vuoti e aridi, tuttavia non possono essere assolutamente manipolati a piacere di questo o quello e a seconda delle circostanze. Né si possono, nei bilanci che approva un ente, creare artifizi tali da consentire alle maggioranze che si avvicendano, di far pensare che tutto è in ordine e risolto. Credo che quando si stila un bilancio bisogna essere attenti alla realtà, ai fatti, alle prove documentate. Ho sentito nella relazione dell'assessore di un impegno formale non onorato dalla Regione ma era solo una lettera a firma del Presidente. Una lettera non si può inscrivere in bilancio. Così come nei bilanci dovremmo anche tener conto di quello che nella nostra pratica quotidiana veniamo a sapere. Ad esempio, possiamo argomentare su un debito che non onoriamo, ci sono atti che dicono di un presidente dell'AMACO che in una commissione dice che il Comune deve una somma consistente. Se dico queste cose, sto dicendo il falso? E non ho parlato di quei debiti contratti, ad esempio, con la Multiservizi, che merita la solidarietà di tutto il Consiglio comunale. Non credo di sbagliare se dico che in questa Amministrazione si è data particolare attenzione ad alcune cose anzichè ad altre, ad alcune spese, ad alcune iniziative. Sapete tutti che tra poco celebreremo una stagione teatrale penosa, perchè sacrificata sull'altare delle ristrettezze. Io ci sto alle ristrettezze, però Capodanno ce lo facciamo tutti a casa, se dovesse venire un solo artista in questa piazza dovremmo giustificarlo alle tante persone che ricevono lo stipendio dopo qualche mese.

Questa città, alla quale la Corte dei Conti comincia a imputare problemi sugli oneri di urbanizzazione, deve sapere che l'urbanistica di questi anni ha riguardato il progetto della Centrale del Latte, passato da questo Consiglio come un missile. Oppure il famoso albergo a 5 stelle, che da 8000 mc passa a 24000 mc per utilità sociale. Per il resto a Cosenza si costruisce davvero poco. Per cui l'Ici nel bilancio sarà vera? Il mercato è fermo e noi prevediamo introiti? L'assessore dice che i servizi sono stabili, allora anche il servizio manutenzione è stabile, e se è stabile esiste allora anche un servizio potatura. Perchè allora dobbiamo prendere 110mila euro dal fondo di riserva?

Il rapporto che la Corte dei Conti ci offre riguarda le spese per i dirigenti. Ho detto a più riprese che un Comune di 1000 dipendenti non può avere 13/14 dirigenti perché è in controtendenza con la nazione. Ho trovato poi cifre strane, per esempio che il Ministero ci trasferirà 400mila euro in meno perchè li abbiamo avuti in più, anche se non è un problema attribuibile all'Amministrazione, e poi ci sono le partecipate.

Anche la delibera di rinegoziazione dei mutui probabilmente sarà rivista da qualche altro organo perchè doveva essere votata con la presenza di 21 consiglieri e ce ne erano 19”.

Eugenio De Rango (PD)

“E' un malcostume dei consiglieri dell'opposizione intervenire e poi non avere il buon gusto di ascoltare i colleghi. Così come, soprattutto i consiglieri del PDL sono spesso assenti anche in sedute che affrontano questioni importanti, come il Piano Strutturale ad esempio, venendo meno al loro vero ruolo.

Il documento di assestamento di bilancio che approviamo stasera vede una differenza rispetto al bilancio preventivo di 4 milioni e seicentomila euro. Tre milioni sono di stanziamenti che l'ente Regione avrebbe dovuto erogare al Comune di Cosenza. Il consigliere Nucci ha parlato di una lettera del Presidente della Regione ma non è così. Non è una lettera ma una delibera, anzi due, la prima della giunta Loiero, una seconda del 22 giugno 2010, dunque dell'attuale Giunta. Non si possono dire cose che non sono supportate dalla documentazione. Non si può lasciare intendere che non ci siano persone avvedute a stilare il bilancio dell'ente, siamo tutte persone responsabili e consapevoli di ciò che facciamo. A fronte di un mancato introito di 4milioni e 600mila euro, l'Amministrazione ha dovuto fare dei tagli e lo ha fatto in maniera responsabile. Gli aspetti prioritari non hanno avuto alcuna flessione. Penso si dovrebbe discutere tra le forze politiche con un po' più di responsabilità. A me un dubbio viene, rispetto al mancato incasso di questo finanziamento regionale, e voglio toccare tre momenti diversi che potrebbero avere un filo logico: il taglio dei tre milioni, l'annullamento del bando di edilizia sociale e la sospensione del contratto di quartiere. Atti che non hanno una reale giustificazione. Mi ricorda quando la Sorical chiuse i rubinetti a Cosenza e l'Amministrazione versò 450mila euro. Ma solo il Comune di Cosenza ha dei debiti verso la Sorical? Debiti, tra l'altro, già oggetto di un piano di rientro. Mi chiedo, c'è la volontà di dare una immagine negativa di questa Amministrazione perché ci stiamo avvicinando ad una fase elettorale?

Quando il PD vota un documento di bilancio è perché condivide ciò che ha fatto questa Amministrazione. Il documento che andiamo ad approvare mantiene assolutamente i conti in ordine così come tutti i documenti di bilancio approvati negli anni passati”.

Massimo Bozzo (UDC)

Quando De Rango dice che questa minoranza è assente, mi offende. I toni sono surriscaldati perché siamo a sei mesi dalla campagna elettorale. Dai banchi dell'opposizione abbiamo mantenuto un profilo alto cercando di dialogare con la vostra pseudo maggioranza. Abbiamo contestato la pratica sulla rinegoziazione dei mutui, approvata con 19 voti, pur astenendoci proprio perchè abbiamo capito l'importanza che rivestiva non solo per questa Amministrazione ma anche per quella futura.

I nodi vengono sempre al pettine, soprattutto in politica. Ad inizio di legislatura ho contestato lo spostamento del mercato ortofrutticolo a Montalto. Oggi finalmente la Commissione ha deciso il ritorno a Cosenza di questo mercato. Quando s parla di assestamento di bilancio, ci si chiede inevitabilmente quale sarà il futuro della città. L'assessore parla della Regione latitante, io dico che se i soldi non sono arrivati quando c'era la filiera istituzionale, potevate pensare che chi ha vinto poteva essere vostro alleato?”

Michelangelo Spataro (Gruppo Misto)

“C'è un'aria strana stasera. Il consigliere De Rango ha omesso di dire che questo Comune aveva presentato un progetto all'assessore Maiolo nel 2008 e che la delibera che lui stesso ha messo in campo porta la data del 15 marzo, due settimane prima del voto regionale. Ognuno cavalca la sua tigre, c'è un altro schieramento che ha vinto le elezioni e sta mettendo in atto la sua politica. Anche sul contratto di quartiere, si sono dilatati i tempi, in una regione così disperata. E sul teatro non dimentico che c'è stato un assessore molto vicino a questa città, eppure non ricordo che ha elargito grandi finanziamenti al teatro cosentino. Un altro elemento che mi lascia perplesso è la graduatoria affissa nell'atrio per il Fondo Povertà, ma mi sembra non fatta bene.

Credo che l'Amministrazione debba essere più chiara”.

REPLICA DEL SINDACO

“Dico francamente che avrei potuto evitare la replica perché la relazione dell'assessore al bilancio, che ringrazio insieme al dirigente, agli uffici e all'organo di revisione, ha con molta chiarezza spiegato le ragioni di questo assestamento. E chiarisco subito che se oggi noi possiamo garantire il pagamento di tutto ciò che è servizio minimo essenziale, è solo perché sottoponiamo al Consiglio comunale l'approvazione di questo assestamento di bilancio. Aggiungo doverosamente che chi non approva la pratica va nella direzione opposta. È la prima volta a mia memoria che il Consiglio comunale sull'assestamento si fa con sette giorni di anticipo rispetto alla scadenza ultima fissata. C'è una ragione, è stata una nostra scelta e bisogna dirla ai cittadini, e a quei consiglieri comunali che, pensando che siamo forse al 23 di marzo, immaginano che il Consiglio comunale di oggi apre la campagna elettorale. Noi non apriamo alcuna campagna elettorale, noi amministriamo la città, garantiamo i servizi, garantiamo con questi atti l'adempimento di obblighi contrattuali particolarmente riferiti a chi lavora per il nostro Comune. Altri che non votano questa pratica e avviano la campagna elettorale, hanno i nostri auguri ma devono avere altresì la consapevolezza che, non votando questa pratica, per loro si sacrificherebbe il diritto alla retribuzione. Gli applausi si hanno quando si fa demagogia, quando si parla senza leggere le carte e facendo confusione di elementi fondamentali della vita dell'amministrazione. Oggi noi portiamo all'attenzione del Consiglio una pratica che era stata anche un impegno assunto, per esempio con le cooperative sociali di tipo B, perchè qualcuno presente tra il pubblico si ricorderà che venni richiesto di fare una variazione di bilancio a settembre e dissi che non era necessario. Dissi, aspettiamo novembre, se avremo avuto conferma di una entrata, frutto di due atti deliberativi, non sarà necessario, se non l'avremo ricevuta, con le nostre esclusive forze provvederemo a modificare il bilancio e ad onorare tutti gli impegni contrattuali obbligatori assunti. Anche se alcuni obbligatori non sono, perché avremmo potuto fare scelte diverse dall'inizio dell'anno e non lo abbiamo fatto, non essendo mai in campagna elettorale, dove saremo solo a consiliatura finita. Questo è il quadro, tutto il resto è una chiacchiera ad alta voce che denota una profonda ignoranza di come funziona un bilancio comunale. Oggi è una fase in cui questa logica elementare di rispetto si è capovolta e ognuno crede di poter dire ciò che ritiene, ma quando ci si addentra a specificità amministrative, o si sa di cosa si parla o si è costretti ad ascoltare cose che non stanno né in cielo né in terra. Non mi spiace parlare agli assenti, ma mi piace ricordare ai cittadini e ai tanti amici in sala, che conoscono le regole della democrazia e sapranno valutare gli atteggiamenti di ciascuno di noi. Quando in materia di bilancio si confonde il regime della cassa con il regime della competenza, si ignorano i fondamentali della regola della finanza pubblica. Se i nostri bilanci fossero falsi, come si potrebbe non averla con il dirigente o con i revisori dei conti che ne attestano la legittimità, o con l'assessore di turno che agisce in continuità amministrativa. Il bilancio di oggi è la continuità di quei bilanci. Allora non immaginiamo che la città possa andare dietro i capipopolo. In quattro anni qui dentro abbiamo sempre discusso molto pacatamente, e col rispetto assoluto delle persone. Le intemperanze si devono tollerare ma se sconfinano nella illegittimità, allora questa Amministrazione tutelerà in ogni sede il proprio decoro. Il primo dovere che abbiamo è quello di tutelare l'immagine, il decoro, il buon nome dell'Amministrazione complessivamente intesa. Poi ognuno di noi può sbagliare, commettere reato. Ma questo è un campo diverso, chi qua dentro ha notizie di reato deve dichiararlo con nomi e cognomi.

Nella politica gli uomini devono dimostrare quello che sono. E stasera ne abbiamo avuto una grande dimostrazione. Chi ascolta saprà fare le sue valutazioni.

Qualche considerazione. Valle Crati: abbiamo salvato 137 posti di lavoro, anche perché abbiamo onorato i debiti dell'Amministrazione comunale a partire da quelle spese di trasporto che prima non venivano riconosciute.

E così per tante altre vicende. Oggi le cooperative di tipo B, alle quali non mi sono mai rivolto per chiedere alcunché che non fosse legato al rapporto con l'Amministrazione comunale e i suoi servizi.

Abbiamo fatto una manovra di assestamento di 5 milioni di euro di minori entrate. È un momento drammatico per le Amministrazioni comunali tutte, e le difficoltà che derivano dalle politiche del Governo nazionale hanno indotto il Comune di Cosenza a fare delle scelte e a stabilire delle priorità. Questa è la verità, senza gridarla, senza chiedere applausi ma facendo esclusivamente il nostro dovere.

Ho il sospetto che chi la spara grossa ha difficoltà ad ascoltare la verità perchè arrossirebbe e proverebbe un minimo di vergogna per le cose dette. Se vediamo questa aula non come agorà del pensiero ma come luogo dello scontro, noi non ci stiamo e continuiamo dritti per la nostra strada. Con gli atti deliberativi che approviamo non vogliamo ingraziarci nessuno.

Fino alla data delle prossime elezioni, noi non siamo in campagna elettorale ma dobbiamo continuare a lavorare con l'impegno sin qui dimostrato perché il nostro dovere è rendere conto ai cittadini del nostro mandato”.

Dopo l'approvazione delle pratiche finanziarie, viene posta a votazione ed approvata all'unanimità la pratica urbanistica finalizzata ad un intervento di riqualificazione della parrocchia di Sant'Aniello. Su richiesta del consigliere Giuseppe Mazzuca, il Consiglio è poi rinviato a data da destinarsi.