Dalla tavola rotonda la richiesta di una legge sull’editoria calabrese
Con un appello al Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto il presidente dell’associazione Anassilaos, Stefano Iorfida, ha chiesto “una legge regionale sull’editoria che sostenga gli editori calabresi e consenta loro di promuovere gli autori calabresi nei più diversi settori (poesia, narrativa, saggistica)”.
È successo in occasione della tavola rotonda promossa in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore 2017, proclamata nel 1995 dalla Conferenza Generale dell’Unesco, congiuntamente con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Reggio Calabria e la Biblioteca “Pietro De Nava”. Un giorno, il 23 aprile, prescelto dall’Unesco per la celebrazione della Giornata del Libro, che si svolse per la prima volta nel 1996 in cui cade la ricorrenza della morte di alcuni grandi scrittori, tra i quali Cervantes e Shakesperare allo scopo di “incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e a valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell'umanità”.
Nel corso dell’incontro, che ha coinvolto le case editrici, i librai, gli autori e infine i lettori che sono poi il punto terminale della produzione libraria nel nostro paese, sono state affrontate alcune tematiche relative al libro e all’editoria italiana con particolare attenzione a quella meridionale e reggina coinvolgendo. Alla tavola rotonda hanno preso parte Domenico Laruffa, della Laruffa Editore, Domenico Polito, della Leonida Edizioni in rappresentanza delle case editrici reggine; Nicolino Barsanti, Agente Rappresentante Regionale Gruppo Mondadori, uno dei gruppi editoriali più importanti che opera nel nostro Paese, a rappresentare l’editoria nazionale e , infine, un libraio “puro” Fabio Saraceno, della Libreria Nuova Ave.
I temi posti sul tappeto dai diversi relatori sono stati numerosi e complessi anche e soprattutto per quanto riguarda la piccola editoria - “piccola” non certo per la qualità degli autori e delle opere pubblicati - sia sul piano della distribuzione a livello nazionale dei libri editi sia per quanto riguarda il sostegno pubblico, regionale, ad una attività che al di là del mero aspetto economico riguarda la promozione della cultura in un dato territorio e la valorizzazione di autori (scrittori, poeti, saggisti) molto spesso meritevoli di una platea nazionale ma confinati talora ad una dimensione locale.
I casi letterari del passato – Lorenzo Calogero per fare soltanto un esempio – indicano quanto sia importante che l’editoria “territoriale”, la sola capace di scovare nuovi autori e giovani talenti, sia sostenuta e supportata. L’importanza della scuola nella valorizzazione e fruizione del “prodotto libro” e soprattutto la necessità di varare una legge regionale sull’editoria che, al pari di quelle esistenti in altre regioni e nella dirimpettaia Sicilia, consenta alle case editrici calabresi di operare a livello nazionale favorendo la diffusione della cultura calabrese, è stata evidenziata dai relatori e a tal proposito l’Anassilaos si è assunta l’impegno a promuovere al più presto un convegno sull’argomento. La manifestazione è stata arricchita da letture di alcuni brani ispirati al libro curate da Silvana La Rocca, Carlo Menga, Francesca Neri, Giacomo Marcianò.