Cultura. Sottosegretario Bianchi: restituiamo al sud lo splendore del passato

Reggio Calabria Attualità

“Dobbiamo restituire al Sud quello splendore del passato attraverso la valorizzazione delle sue risorse culturali che sono un vero e proprio volano per la nostra economia. Recuperare la consapevolezza che fu dei Borbone dell’importanza del valore della cultura e del patrimonio identitario è la strada maestra. È del resto con i Borbone che ci fu la riscoperta della Magna Grecia grazie alle campagne archeologiche avviate a Locri. La bellezza e la cultura, il capitale umano e la nostra identità sono una carta importante da giocare per il Sud e per l’Italia intera. I programmi, gli investimenti e in generale quello che stiamo facendo come Governo e, in particolare, come Ministero vanno in questa direzione”.

A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo nel suo intervento al Convegno “L’Antichità nel Regno. Archeologia, tutela e restauri nel Mezzogiorno preunitario” che si è svolto ieri presso il Museo Archeologico della città dello Stretto.

“Il Museo Archeologico di Reggio Calabria – ha aggiunto – è il simbolo di questa rinascita del Sud: in occasione della sua riapertura sono stati siglati i Patti per il Sud per la Calabria e Reggio Calabria, prima Città Metropolitana a firmare. La dotazione finanziaria della Regione Calabria è stata di circa 1miliardo e 200 milioni di euro e quella della Città di Reggio Calabria 133 milioni di euro. Di questi circa 300 milioni di euro, con risorse già assegnate di circa 200 milioni di euro, hanno riguardato il turismo e la cultura. Un segno tangibile, dunque, di una nuova sensibilità nei confronti della cultura, in tutte le sue implicazioni, sociali ed economiche, che è ora al centro delle strategie di rilancio e crescita del Sud e dell’intero Paese”.

E ha concluso: “Nel 2016 la Calabria ha fatto registrare più di 400 mila visitatori per turismo culturale e il Museo di Reggio ha visto un incremento del 28% in più dei visitatori attestandosi come il secondo museo del Mezzogiorno in cui il numero dei visitatori è maggiormente cresciuto dopo quello di Capodimonte. La Calabria e tutto il Sud possono essere rilanciati attraverso l’attivazione dei potenziali di attrattività turistica, con l’integrazione tra turismo e cultura e il rafforzamento dell’offerta turistico-culturale”.