Il Progetto Insider confermato tra i casi dell’Osservatorio mondiale Ocse
Un altro importante riconoscimento viene conseguito dal Progetto Insider, ideato e realizzato dalle Camere di commercio di Crotone e di Vibo Valentia con il supporto tecnico di Infocamere, nell’ambito del PON Sicurezza.
Il progetto è stato, infatti, confermato tra i casi presenti sulla piattaforma realizzata dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) nell’ambito dell’Osservatorio mondiale sull’innovazione nel settore pubblico.
La piattaforma OPSI (Observatory of Public Sector Innovations), che contiene al momento 387 innovazioni a livello mondiale, delle quali 14 inerenti l’Italia, consente di navigare tra le migliori innovazioni realizzate nel settore pubblico accedendo ad una serie di dati inerenti le iniziative progettuali nonché le informazioni di contatto dei referenti. Ciò al fine di favorire il benchmarking tra le pubbliche amministrazioni volto a promuovere l’innovazione e, di conseguenza, l’efficacia, l’efficienza e la qualità dei servizi erogati ai cittadini.
È significativo ricordare che alla realizzazione della stessa piattaforma OPSI hanno dato un contributo anche le Camera di commercio di Crotone e Vibo Valentia partecipando, nel giugno 2012, con un incontro a distanza nell’ambito di un panel di pubbliche amministrazioni degli Stati membri, alle fasi iniziali di progettazione.
Contestualmente l’Ocse comunica che il progetto Insider è rientrato anche tra i casi analizzati per la realizzazione della recente ricerca “Embracing Innovation in Government: Global Trends” presentato in occasione del “World Government Summit”, il summit mondiale delle Pubbliche amministrazioni svoltosi a Parigi nello scorso mese di Febbraio.
"La riforma del sistema camerale ha confermato il ruolo strategico delle Camere di commercio quali punti di osservazione privilegiata del sistema delle imprese - riferisce Donatella Romeo, segretario generale di entrambe le Camere di commercio e responsabile del progetto Insider - attraverso l'enorme capacità di analisi offerta dalla piattaforma insider le Camere possono contribuire fattivamente alla prevenzione della criminalità”.
La ricerca, a partire dall’analisi di 150 casi innovativi raccolti a livello mondiale e inerenti a 46 Paesi, ha avuto la finalità di identificare i più recenti sviluppi sull’innovazione nel settore pubblico.
“Il progetto Insider promosso dai due Enti camerali si distingue ancora una volta come buona prassi in un contesto sovranazionale – è il commento dei Presidenti della Camera di commercio di Crotone e di Vibo Valentia, rispettivamente Alfio Pugliese e Michele Lico-. Ciò conferma che, la direzione intrapresa ideando un progetto fondato sul connubio tra legalità ed innovazione è vincente e può rappresentare un valido contributo per il miglioramento delle condizioni di contesto in cui le imprese calabresi si trovano ad operare. Ciò assume maggior valore in un processo di riforma che vede gli Enti camerali chiamati ad espletare nuove funzioni e ad approcciarsi a nuovi ambiti, tra cui proprio la legalità, divenuto un tema prioritario”.
“L’interesse a livello nazionale verso il progetto – proseguono - è attestato dall’approvazione di un’evoluzione del progetto Insider anche nell’ambito della nuova edizione del Pon Sicurezza, finalizzata a potenziare la piattaforma e a valorizzare le informazioni in essa contenuta, come già fatto con lo studio Monitor – Monitoraggio dell’economia locale per prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata, realizzato in collaborazione con Transcrime, il Centro di ricerca sul crimine transnazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore”.
Si ricorda che il Sistema Insider permette, attraverso l’analisi dei dati pubblici del Sistema camerale, di identificare andamenti anomali nei trend di sviluppo del territorio e nei settori economici di interesse e di identificare particolari aziende a rischio di attività illecite nell’ambito del proprio territorio di riferimento, costituendo uno strumento utile per Polizia, organi giudiziari ed altri soggetti pubblici al fine di rendere più efficaci le azioni e politiche di indagine e contrasto alle attività criminali.