"Il mondo di mezzo’, dal 4 maggio in tutte le sale il film di Massimo Scaglione
Sarà nelle sale dal 4 maggio ‘Il mondo di mezzo’, il film di Massimo Scaglione che racconta il potere del mattone, i danni della cementificazione, la connivenza tra politici e palazzinari, i traffici e le illegalità dell’inchiesta Mafia Capitale. Contemporaneamente all’uscita, il lungometraggio sarà proiettato lo stesso giorno al cinema Garden di Rende alla presenza del Regista e degli attori.
Il film è stato presentato nella Capitale con una visione in anteprima e conferenza stampa presso la sala della Protomoteca al Campidoglio. Con questa pellicola “inconsapevolmente ho riproposto un cinema di indignazione, quello che negli Anni 60 e 70 ha dato una magnifica stura ai movimenti per i diritti dei cittadini, che strappavano l’immagine alla realtà portandola sullo schermo”, ha detto Scaglione.
Alla presentazione, oltre ai protagonisti, il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito: “È un film coraggioso e forte come la verità. Un film – ha commentato - che mette in evidenza 10 anni di malgoverno della nostra citta’, e come su urgenze ed emergenze si sia lucrato invece di risolvere i problemi dei cittadini”.
Ambientato a cavallo tra gli Anni 70 e i giorni nostri: l’imprenditore, re delle costruzioni, Gaetano Mariotti, interpretato da Tony Sperandeo, emigra dal Sud a Roma e porta avanti la sua attività senza scrupoli corrompendo politici e uomini delle istituzioni. Prenderà il suo posto il figlio Tommaso, interpretato da Matteo Branciamore, inizialmente contrariato, poi convinto a portare avanti il lavoro del padre allo stesso modo.
Nel lungometraggio sono presenti immagini di repertorio che evidenziano avvenimenti reali di vita politica degli ultimi anni girati dallo stesso regista quando era consulente in Campidoglio per l’ufficio immagine del sindaco. Con questo film il regista spiega di non prendersela con destra o sinistra ma con “corrotti e corruttori”.
Nel cast, tra gli altri, Matteo Branciamore, Laura Lena Forgia, Tony Sperandeo, Massimo Bonetti, Nathalie Caldonazzo e Francesca Rocco.
Su Matteo Branciamore, protagonista del film, passato dalla leggerezza di serie tv al ruolo drammatico nel contesto di Mafia Capitale, Massimo Scaglione ha dichiarato che “Il suo ruolo è la sintesi di Danilo Coppola, di Ricucci, la sintesi dei veri padroni della città, dei costruttori, fino alla giunta Raggi, che ha messo un segno negando la colata di cemento che doveva nascere con lo stadio della Roma”.
“È stata una bella esperienza, 4 settimane molto intense. Per me è stata una cosa nuova- ha detto in conclusione proprio Branciamore - un ruolo così non mi era mai capitato”.