Mauro all’ospedale di Lungro per risolvere le criticità
Sono diverse le criticità nell'ormai ex ospedale di Lungro che negli ultimi giorni tengono in ansia medici, cittadini e amministrazione comunale. Infatti, sono state, fra le altre, ben due le emergenze che il sindaco Giuseppino Santoianni ha dovuto fronteggiare a causa di problemi di tipo sanitario che amministrativo. A tal proposito domani mattina mercoledì 3 maggio, a partire dalle ore 10.30 proprio presso l'ospedale cittadino sarà presente il direttore generale dell'Asp cosentina, Raffaele Mauro, per discutere delle criticità emerse.
«Nei giorni scorsi -afferma il sindaco Santoianni- abbiamo tamponato le operazioni di ticket visto che non c'era nessuno a sbrigare queste pratiche. L'utenza, quindi, sarebbe dovuta andare a Castrovillari con conseguenti disagi, che non sarebbero certo stati indifferenti. Si pensi ad anziani o alle persone che non hanno le auto. Grazie alla collaborazione del direttore generale Mauro siamo riusciti a trovare una soluzione temporanea con il distretto Asp Castrovillarese che ha messo a disposizione una persone che è venuta a Lungro e ha svolto questa attività. A questo -continua Santoianni- si aggiunge il disagio nel Punto di primo intervento, aperto 12 ore al giorno, perché viene gestito dal 118. Quando qui si ricevono delle chiamate -spiega-, il Ppi rimane scoperto e se ne devono occupare i medici della Casa della Salute. Questo -prosegue il sindaco- crea grossi problemi perché il sacrificio che è stato chiesto a questi medici doveva essere temporaneo invece sta diventando cronico e i medici non vogliono più prestare la propria opera nel momento in cui parte il 118. Questo è un grosso problema che dobbiamo risolvere con urgenza».
A tutto questo, però, si aggiunge anche la questione pensionamenti in atto. «Il problema -sottolinea Santoianni- si fa sentire considerato che, se non si trovano i dovuti correttivi, c'è il rischio che la funzionalità possa venir meno, soprattutto nel reparto di radiologia, dove un tecnico è prossimo al pensionamento e l'altro resterebbe da solo e non riuscirebbe a svolgere tutti i turni».