Cosca Piromalli-Molè, scatta il sequestro per un pregiudicato reggino
Ammonta a 150 mila euro il valore dei beni su cui il tribunale di Palmi ha disposto il sequestro finalizzato alla confisca ed eseguito stamani Guardia di Finanza di Reggio Calabria.
Il provvedimento va a colpire le proprietà di un 46 enne pregiudicato del posto, Massimiliano Genova, condannato per stupefacenti: nel 2008 era stato difatti coinvolto nell’operazione “Asmara”, che portò allora all’arresto di una trentina di persone considerate vicine al clan Piromalli-Molè.
Il blitz di nove anni fa, che prese il nome da una via di Gioia Tauro, permise di scoprire un’articolata rete di spaccio di droga che operava nella Piana, nel reggino e anche nel crotonese.
In pratica una capillare rete di distribuzione di stupefacenti gestita utilizzando dei cellulari “dedicati” su cui arrivavano gli ordini: un metodo “sistematico” che indusse gli inquirenti a definirlo come un vero e proprio “call center” della droga.
Quanto al provvedimento di oggi, lo stesso arriva al termine delle indagini patrimoniali svolte dai militari nei confronti dell’uomo e della sua famiglia: secondo la tesi degli investigatori vi sarebbe una netta sproporzione tra il tenore di vita e le ricchezze accumulate.
Analizzate accuratamente le movimentazioni bancarie e postali, oltre che le proprietà immobiliari, la tesi è che Genova abbia dichiarato, nei diversi anni, delle entrate reddituali che non giustificherebbero le sue disponibilità economiche e finanziarie. Si ipotizza dunque che queste possano essere, in realtà, il frutto del reimpiego di risorse accumulate illecitamente.