Cerimonia a San Luca. Prefetto: brigadiere Tripodi simbolo di legalità

Reggio Calabria Attualità
Tripodi

Il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, ha partecipato ieri mattina, a San Luca, alla cerimonia commemorativa della morte del brigadiere Carmine Tripodi, Comandante della stazione locale dei Carabinieri, Medaglia d’Oro al Valore Militare, assassinato il 6 febbraio del 1985 in località Cucuzza.

La ricorrenza del 32° anniversario della morte del Brigadiere è stata celebrata con la Santa Messa officiata da Mons. Francesco Oliva, Vescovo della diocesi di Locri-Gerace, preceduta dalla deposizione di una corona di fiori nel luogo dell’efferato omicidio, all’ingresso del paese.

Il Prefetto, nel ricordare la figura del sottufficiale, la sua dedizione e l’altissimo senso dello Stato, ha ringraziato il Generale dei Carabinieri per il delicato e duro lavoro che quotidianamente svolgono gli uomini dell’Arma a servizio della collettività, anche a rischio della propria vita, e ha invitato i presenti, soprattutto i giovani, alla riflessione su una vita condotta all’insegna della legalità, di cui Tripodi rappresenta una straordinaria testimonianza.

Di Bari ha inoltre sottolineato l’importanza del valore della cittadinanza responsabile, intesa come partecipazione costruttiva alla vita sociale, strumento necessario per l’affermazione del diritto e dei principi democratici contro ogni forma di violenza e di prevaricazione, evidenziando che l’eroismo del brigadiere Carmine Tripodi “appartiene alla coscienza collettiva di una comunità che intende percorrere le strade della legalità”.

La cerimonia si è conclusa presso il monumento commemorativo, nella Piazza intitolata al decorato, dove il Prefetto ha deposto una corona d’alloro in memoria del Sottufficiale, cui sono stati resi gli onori militari da un picchetto armato, con il sottofondo del silenzio d’ordinanza.

“Lo Stato – viene ribadito dall’Ufficio di Governo - ancora una volta, dopo l’inaugurazione dell’anno scolastico svoltasi lo scorso 7 ottobre, testimonia la propria vicinanza e attenzione ai cittadini di San Luca, paese ricco di storia e di tradizioni, ma afflitto da tante debolezze strutturali che ne compromettono la crescita sociale e civile”.

All’evento celebrativo, oltre ai familiari del Brigadiere Tripodi, erano presenti, tra gli altri, il Presidente e il Procuratore generale della Corte d’Appello, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, titolare della Dda, il Presidente e il Procuratore del Tribunale di Locri, il Questore, il Comandante Legione Carabinieri Calabria, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Comandante della Polizia provinciale, il Commissario Straordinario del Comune di San Luca e numerosi cittadini.