Rifondazione comunista Cosenza: “L’insostenibile leggerezza della metro!”

Cosenza Infrastrutture

"Bisognerebbe fare i complimenti ad Occhiuto e alla sua Giunta che stanno realizzando una fine opera di manipolazione dei cosentini su un tema così rilevante come la Metropolitana leggera. Prendersi i voti come No Metro per poi far fare la Metro”.

Lo affermano in una nota Francesco Campolongo, segretario del Circolo Gullo-Mazzotta di Rifondazione comunista di Cosenza e Francesco Saccomanno, segretario provinciale di Rifondazione comunista di Cosenza.

"Tutti - continua la nota - ricorderanno - che solo un anno fa, in campagna elettorale, il sindaco Occhiuto si affrettava a ribadire la contrarietà alla proposta della Regione Calabria, sapendo bene che gran parte dei cosentini ritenevano la Metropolitana leggera un'opera inutile e dannosa. Assieme alla contrarietà di Occhiuto si aggiungevano quelle della lista “Cosenza in Comune”, del “Movimento 5 Stelle” e, parzialmente, anche quella di Paolini. Quasi l'80% dei cosentini votarono liste con programmi improntati alla contrarietà alla Metropolitana leggera”.

“Non solo” ribadiscono Campolongo e Saccomanno aggiungendo che “il “cittadino Occhiuto” nella fase tra la sua caduta e la sua rielezione sostenne una petizione del comitato “Allarme Metro” esplicitamente contro qualsiasi “treno, o treno di superficie che dir si voglia” che passasse sul Viale Parco, chiedendo anche, al terzo punto, che qualsiasi modifica dell'opera fosse concordata con i cittadini. Oggi Occhiuto sbandiera un accordo con la Regione che renderebbe sostenibile l'opera senza risolvere, nei fatti, nessuna delle problematiche principali che lui stesso prima sollevava. E continua a dire che non è “sicuro” della sostenibilità economica dell'opera e che una metropolitana leggera “lenta”, che impiega 40 minuti per attraversare l'area metropolitana, è un non senso”.

Da Rifondazione Comunista allora si pongono delle domande e si danno delle risposte: “Le varianti richieste dal comune risolvono questi problemi? Assolutamente no! Occhiuto, che è un ottimo comunicatore e sa bluffare, sposta l'attenzione sul Parco verde. E chi sarebbe contrario al Parco verde? Noi siamo per il Parco e tutto ciò che propone Occhiuto di contorno alla Metro, come arma di distrazione di massa, senza la metropolitana insostenibile! Il comitato “no alla metro si al viale” grazie a competenze accademiche ha elaborato una proposta alternativa, infinitamente più sostenibile ed economica, in grado di liberare risorse per tutte le cose che Occhiuto propone. Non è che facendo il parco eliminiamo l'insostenibilità economica della Metro! Si può fare il parco senza fare la metropolitana”.

Per Saccomanno e Campolongo “questo Occhiuto lo sa bene, sa bene di aver ceduto ad un ricatto e per questo non vuole chiamare alla consultazione i cittadini. E' vergognoso che un sindaco possa ritenere i cittadini “strumentalizzabili” su questa vicenda negando loro la possibilità di una consultazione, palesando una stima bassissima dei cosentini. I cosentini e la democrazia hanno lo stesso valore, quando votano per questo o quel sindaco e quando decidono del futuro urbanistico ed economico della propria città”.

“Ma ad Occhiuto cosa importa? Passata la sua legislatura – concludono da Rifondazione - i danni di quest'opera rimarranno ai cosentini. Se ci vuole smentire chiami alla consultazione, non avrà forse paura della democrazia? Occhiuto, De Cicco e tutti quelli che sbandieravano la contrarietà all'opera hanno ceduto al ricatto del Pd, i cosentini, ne siamo certi, avranno la schiena molto più dritta".